Città che cambia

Potenza, due «torri ascensori» collegheranno l’ex Fornace con il centro storico

Cristiana Lopomo

In via di ultimazione l’imponente sbancamento dell’area alle spalle del nuovo complesso edilizio e il consolidamento del terreno con un muro di contenimento

POTENZA - In via di ultimazione l’imponente sbancamento dell’area alle spalle del nuovo complesso edilizio sorto sul terreno dell’ex Fornace Ierace e il consolidamento del terreno con un muro di contenimento, entrano nel vivo i lavori per la realizzazione dell’impianto pedonale meccanizzato: due ascensori, accessibili da torri, collegati tramite passerelle in acciaio ai due punti di arrivo in centro storico, in via Carlo Bo (dove, libero l’accesso da via Acerenza, è chiuso da luglio il tratto dall’area del cantiere all’intersezione con discesa San Gerardo) e in via Vescovado, da lunedì chiusa al traffico veicolare, in direzione via Due Torri, dall’intersezione con via Scafarelli all’(altra) intersezione con discesa San Gerardo.

«Credo che anche per questo fine settimana – riferisce l’Assessore alla Viabilità del Comune di Potenza, Massimiliano Di Noia - potremo riaprire questo tratto interessato dai lavori necessari alla realizzazione, nell’area sottostante, della palificata a sostegno delle travi degli ascensori. L’impresa esecutrice (Mancusi costruzioni generali) aveva chiesto al Comune di chiudere la strada “per il tempo necessario” alle operazioni di carico e scarico del materiale occorrente al cantiere e alla sosta dei mezzi impegnati nell’esecuzione di particolari lavori sul cantiere sottostante di via Carlo Bo. Appena avremo conferma della conclusione di questa fase, riapriremo la strada in tutta sicurezza».

Un collegamento verticale all’avanguardia, per una città di per sé verticale, pensato per ridurre il traffico e raggiungere agevolmente a piedi parte bassa e parte alta del capoluogo superando un dislivello di 25 metri, in un caso, e di 75 metri, nell’altro. Se n’è parlato tanto in questi anni e in termini anche parecchio suggestivi, com’è tipico della dimensione social, ironizzando che il famoso robot giapponese degli anni ‘70 stesse cercando casa proprio a Potenza per quella prima impressione di potersi ritrovare dinnanzi a una stazione simil spaziale. Un progetto complesso approvato nel 2012 dall’allora Amministrazione comunale, ma partito da più lontano: «da una Convenzione urbanistica del 1999» precisa l’Assessore Antonio Vigilante. Lavori per 7 milioni e 800mila euro di fondi Fesr. Previsto inizialmente anche un analogo collegamento da via Cavour con il Campus universitario di Macchia romana in vista della “Casa dello studente” che sarebbe dovuta sorgere sempre nell’area dell’ex Fornace.

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