imprenditoria e salute
Ha il dna lucano la prima clinica digitale polispecialistica nata in Italia
L’esperienza e l’intuizione di Medea, frutto dell’idea del giovane manager potentino Vincenzo Telesca
POTENZA - Ha un’anima tutta lucana la prima clinica digitale polispecialistica italiana. Un progetto che ha preso quota pensando alla telemedicina come alla soluzione per rispondere meglio e in tempi rapidi alle esigenze disalute dei cittadini. Si chiama Medea ed è il frutto di un’idea, approdata dapprima in una start up, di Vincenzo Telesca, giovane imprenditore potentino, tecnico di eco-cardiografia che ha lavorato per diverso tempo al Royal Victoria Hospital di Belfast e poi al Frimley Park Hospital di Londra. Una lunga esperienza all’estero che gli ha fatto maturare l’intuizione di coniugare, ai massimi livelli, le nuove tecnologie e la sanità.
Tutto parte da una considerazione di fondo: in molti territori, compreso la Basilicata con i suoi collegamenti disastrati, meglio spostare le informazioni anziché le persone. Portare quindi la medicina al paziente e non viceversa. Con l’ausilio di piattaforme e tecnologie si offre la possibilità di effettuare, da casa o da qualsiasi altro luogo, esami ed indagini strumentali (misurazione saturimetria, pressione arteriosa, spirometria, elettrocardiogrammi, holter, ecografie, misurazione glicemia, esame delle urine, esami dermatologici, etc), i pazienti non sono più costretti a recarsi nei centri sanitari con enormi vantaggi in termini di tempi, costi ed efficacia diagnostica. «Le refertazioni - spiega Telesca - vengono fatte da medici specialisti e consegnate ai pazienti, per via telematica, in 12/24 ore con l’assoluta tracciabilità dei dati e il massimo rispetto della privacy».
Medea ha di fatto rivoluzionato il mercato della Telemedicina in Italia. Lo confermano i dati: 40.000 consulti specialistici eseguiti, 49 specialisti attivi nella centrale di refertazione, 15 agenti incaricati alla costruzione della rete commerciale sul territorio nazionale, 20 esami disponibili nel network diagnostico. «Con l’aumento dell’aspettativa di vita media e l’incidenza delle malattie croniche - spiega Telesca che è Ceo di Medea - i Sistemi Sanitari dei Paesi occidentali vivono una delle sfide più complicate della storia, vale a dire superare un modello di Salute basato sull’ospedalizzazione del malato, che oggi manifesta tutti i suoi limiti e inefficienze.
Lo sviluppo tecnologico, in particolare l’integrazione della sensoristica miniaturizzata, delle reti e dell’Intelligenza artificiale - prosegue il manager - offre oggi alla sanità un nuovo terreno di sperimentazione; l’epicentro dell’erogazione dei Servizi Sanitari si sposta dall’ospedale al domicilio del paziente e il baricentro dell’offerta sanitaria dalla cura della malattia alla prevenzione e diagnosi precoce. Medea - conclude Telesca - vive in questo terreno di sfida: portare la Sanità nel futuro, vicino al paziente».