riassetto normativo
Riforme, il ministro Casellati a Potenza per firmare un protocollo con Bardi
Tra gli obiettivi il «riassetto normativo statale e regionale e la verifica della necessità di normare a diretto beneficio del sistema dei cittadini e delle imprese»
POTENZA - Il 6 marzo il Ministro per le Riforme istituzionali e la Semplificazione normativa Elisabetta Casellati sarà a Potenza per firmare un protocollo di intenti con il Governatore Vito Bardi che prevede il riassetto normativo statale e regionale, eliminazione delle incongruenze nei diversi settori legislativi, verifica della necessità di normare a diretto beneficio del sistema dei cittadini e delle imprese.
«Il Protocollo - viene sottolineato - stabilisce che la Regione Basilicata segnalerà gli interventi di semplificazione normativa di competenza statale con possibili ricadute di largo beneficio per cittadini e le imprese. Il Ministro si impegna a valutare le proposte e, se condivise, a farsi parte attiva per una rapida approvazione da parte del Governo e del Parlamento.
A giudizio del pesidente della Regione Basilicata Vito Bardi «il Protocollo rappresenta uno strumento utile a migliorare sempre di più la qualità sostanziale della legislazione, per quanto riguarda gli effetti che la stessa produce su cittadini e imprese. Il tutto - conclude Bardi - anche riguardo alle previsioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza riguardo alla rimozione degli ostacoli amministrativi che penalizzano la competitività del nostro sistema economico. Voglio ringraziare il ministro delle riforme e della semplificazione, Maria Elisabetta Casellati, per l’attenzione dimostrata verso la Basilicata, una delle prime regioni a firmare tale protocollo».
Le «linee di proposta e di intervento possono riguardare: la predisposizione di codici, testi unici e testi di riordino e di riassetto, anche di settore; il riordino delle procedure di cui alla legge n. 241 del 1990, con particolare riguardo a fattispecie quali il rafforzamento del silenzio assenso, l'ampliamento degli ambiti della segnalazione certificata di inizio attività, la riduzione del termine massimo previsto per l'annullamento d’ufficio; la digitalizzazione dei procedimenti; la segnalazione di eventuali complicazioni negli schemi di atti normativi ovvero di proposte che non appaiano giustificate in relazione agli obiettivi nazionali o comunitari di semplificazione. Con il Protocollo si vogliono inoltre fornire indicazioni di riordino normativo tese a garantire: la certezza nei rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione, attraverso comportamenti uniformi degli uffici; l’uso corretto della discrezionalità, ancorata a riferimenti conoscibili e oggettivi (criteri generali); l’ottimizzazione delle procedure, attraverso la correzione delle prassi non previste e che valgono ad appesantire il procedimento; l’omogeneizzazione normativa delle prassi amministrative; la ricognizione e catalogazione delle best practice già in uso e la loro diffusione. Per il coordinamento delle azioni previste sarà istituito un Tavolo tecnico congiunto».