Il caso

Vaccini vip: «il fatto non sussiste», prosciolto vescovo Potenza

Redazione online

Decisione del gup Setola per i nove imputati

POTENZA -  Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Potenza Lucio Setola ha disposto il "non luogo a procedere» perché il fatto non sussiste, per nove imputati nell’ambito dell’indagine sui cosiddetti «vaccini ai vip». Era coinvolto anche l’arcivescovo di Potenza, monsignor Salvatore Ligorio, che era stato vaccinato il 6 gennaio 2021, nei primi giorni della campagna anti covid-19.
Non ci sarà processo per il dirigente dell’Azienda sanitaria di Potenza, Sergio Maria Molinari, per l’autista del prelato Massimiliano Scavone e per i vertici di «Universo Salute» Rocco Maglietta, Roberto Galante, Maria Sabia, Giancarlo Pecoriello, Rosa Corsano e Davide Antonio Pecoriello.
Le accuse, per alcuni degli imputati, erano di peculato in concorso, mentre per Maria Sabia era di favoreggiamento per aver indebitamente somministrato i vaccini anti Covid a persone che non ne avrebbero avuto diritto, tra i quali lo stesso arcivescovo

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