Potenza - «Lo avevamo detto dal primo momento. Non appena troviamo i soldi, riduciamo l’aumento delle tariffe». Gianni Rosa, assessore regionale all’Ambiente, rigetta l’idea di una «marcia indietro». Per lui, l’aumento del costo dell’acqua era e resta una scelta transitoria legata ad alcune partite economiche che la Regione deve risolvere.
Così, dopo giorni di polemiche e di proteste per l’aumento delle tariffe, è lo stesso assessore ad annunciare la prima riduzione dell’aumento previsto. «Come avevo già annunciato, il sacrificio per l’aumento delle tariffe dell’acqua che abbiamo chiesto ai lucani è transitorio - commenta Rosa - Abbiamo già iniziato quelle manovre e azioni correttive che porteranno all’abbassamento. Nella scorsa settimana, infatti, la Giunta regionale ha destinato ulteriori risorse, pari ad euro 2 milioni e 100mila euro, per l’abbattimento delle tariffe. Possiamo, quindi, affermare che, per un nucleo familiare di 4 persone, l’aumento previsto di euro 21,36 si riduce ad euro 12,95, ovvero 3,23 euro a persona all’anno».
Una contrazione dell’aumento inizialmente ipotizzato, dunque, che avrà effetti sulle bollette del 2021 che avrebbero dovuto subire un incremento del 6 per cento circa. Con gli oltre 2 milioni di euro recuperati tra le pieghe del bilancio regionale, invece, l’incremento sarà minore. Anche se, al momento, non è chiaro di quanto. Resta, invece, invariato l’aumento della tariffa per il 2020, che sarà di circa l’8 per cento.
L’idea della Regione, però, è di provare a ridurre ulteriormente l’aumento delle tariffe, sempre per il 2021, utilizzando i crediti che Acquedotto lucano vanta da Acquedotto Pugliese. Crediti per 5 milioni di euro, su cui è in corso una trattativa che potrebbe essere chiusa nei prossimi mesi.
«C’è una partita con Acquedotto Pugliese di 5 milioni di euro che non è stata chiusa - aggiunge ancora l’assessore Rosa - Lo avevamo già detto durante l’Assemblea dei soci e lo ripeto: l’aumento è transitorio. Solo chi non voleva capire non l’ha fatto».
Il rappresentante del governo regionale, poi, si sofferma sulla «pesante eredità» del passato che la Giunta Bardi «si è trovata a gestire, come ad esempio i rendiconti mai approvati dalla Regione per gli anni 2017 - 2018, il bilancio 2018 mai presentato alla Regione, la mancata redazione del piano del fabbisogno dal 2016 al 2019, il piano d’ambito dei rifiuti e agli accordi di programma sui rifiuti non sottoscritti»
«Non c’ è solo la gestione pessima dell’Egrib degli anni passati - continua l’esponente politico - Sono complici del disastro tutti coloro che sono stati in silenzio quando, durante il periodo 2016 - 2019, l’aumento della tariffa dell’acqua è stato del 12 per cento, nonostante venisse “dimenticata” una voce obbligatoria, quella dei costi sostenuti da Aql per la gestione degli adduttori e valutabile in 6 milioni di euro all’anno. Noi, viceversa, non abbiamo nascosto ai lucani la verità o peggio rinviato a chi verrà nel futuro il problema ma abbiamo affrontato le questioni perché i problemi non vanno sottaciuti. Sull’acqua, la sua tutela e la sua valorizzazione e contro i suoi sprechi, stiamo lavorando da quando ci siamo insediati». «Presto ci saranno altre novità» conclude l’assessore, lasciando intendere che sulla tariffa dell’acqua la questione non è chiusa.