Il caso
Covid 19 in Basilicata: è allarme, reparti sotto pressione
Prefetto Potenza, «massima attenzione su proteste contro Dpcm»
POTENZA - Verso quota mille positivi, con una pressione sui reparti covid che comincia a farsi preoccupante. Proprio il dato (967 all’ultimo aggiornamento diffuso dalla task force regionale) delle persone residenti in Basilicata positive al coronavirus rappresenta forse la fotografia più nitida di come, in poche settimane, sia cambiato lo scenario della pandemia anche in una regione che in estate aveva fatto registrare molti giorni a contagi zero.
E adesso, pure in Basilicata, comincia a «serpeggiare» la tensione per le restrizioni contenute nell’ultimo Dpcm del premier Conte, tanto che il prefetto di Potenza, Annunziato Vardè, dice che si tratta «di un disagio che viene manifestato in forme civili: fino ad oggi non abbiamo avuto alcun tipo di problema, ma ci sarà - ha annunciato a margine di una riunione del Comitato provinciale di Ordine e sicurezza pubblica - la massima attenzione da parte delle forze di polizia».
Gli altri numeri della giornata mettono in evidenza che degli ultimi 1.459 tamponi analizzati in regione 95 sono risultati positivi al covid, 16 dei quali riguardano cittadini residenti in Puglia e uno ciascuno Campania e Calabria. Sale ancora, da 72 del precedente aggiornamento a 75, il numero delle persone ricoverate con il covid negli ospedali lucani: sette si trovano in terapia intensiva (due al San Carlo di Potenza e cinque al Madonna delle Grazie di Matera). La pressione sui reparti covid è in costante aumento e «merita - ha sottolineato il coordinatore della task force regionale, Michele Labianca - grande attenzione, ma non deve creare allarmismo». Dall’inizio dell’emergenza sanitaria, in Basilicata sono morte 44 persone, 582 (dieci ieri) sono guarite e sono stati analizzati 98.015 tamponi, 96.032 dei quali sono risultati negativi.
La Cgil e la Uil, intanto, hanno messo in evidenza la "preoccupazione per il blocco dello screening oncologico», chiedendo alla Regione di intervenire al più presto per "salvaguardare il diritto alla salute di tutti i lucani» perché "la prevenzione oncologica deve restare un asset fondamentale del Servizio sanitario regionale anche in periodo di crisi».
Rispetto alle difficoltà economiche dovute alla pandemia, oggi è arrivata una buona notizia per i Comuni lucani che "avranno a disposizione» un milione e 764 mila euro «da destinare al pagamento degli affitti relativi al trimestre marzo-maggio 2020, delle famiglie che hanno avuto una reale perdita di reddito a causa della pandemia». La Camera di Commercio della Basilicata ha inoltre annunciato di aver approvato due bandi «per sostenere la ripresa dell’economia lucana a seguito degli eventi legati al Covid-19, finalizzati a sostenere le aziende lucane in questo periodo così delicato": le risorse ammontano complessivamente a 400 mila euro.