Istruzione e covid

Basilicata, test a prof e bidelli: screening nella scuola lucana

Antonella Inciso

Saranno i medici di famiglia e le Unità Covid ad effettuare i test su base volontaria

BASILICATA - La macchina sta scaldando i motori. La partenza è fissata per il 24 agosto ma sin d’ora tutto è definito nella sua totalità per avviare quella che si presenta come una delle più delicate ed importanti campagne di screening legate al coronavirus: quella per il personale che opera nella scuola.

Sono undicimila i docenti, i dirigenti e gli addetti tecnico - amministrativi che in Basilicata torneranno al lavoro con la riapertura delle scuole. Un numero sostanzioso che , su base volontaria, potrà tornare in aula con in tasca il risultato di un test sul covid. Il Dipartimento Sanità ha predisposto tutto e la campagna per lo screening sul personale della scuola potrà partire già dalla prossima settimana, a pochi giorni dagli esami di recupero. Il tampone sarà su base volontaria ma i professori ed il personale amministrativo che vorranno farlo dovranno rivolgersi al proprio medico di famiglia.

In particolare, secondo fonti regionali, sono stati numerosi i medici di base che hanno aderito all’invito della Regione di sottoporre ai test veloci i loro assistiti che operano nel settore scolastico ed a loro sono in consegna, in questi giorni, non solo i test ma anche i kit di protezione. Il docente o il dirigente o l’amministrativo, dunque, potranno andare nello studio del medico di famiglia ed effettuare i test rapidi, attendendo poi la risposta (in caso di positività il paziente verrebbe sottoposto al tampone dalle unità covid).

E se il medico di famiglia non fosse tra quelli che hanno aderito alla campagna per i test o il docente e il personale risiede fuori regione e non ha l’assistenza sanitaria? In questo caso, ad effettuare i test saranno le Unità covid. Gli uffici dei Provveditorati di Potenza e Matera, infatti, forniranno alle scuole ed al personale che ne farà richiesta un numero di telefono specifico dove potranno prenotare il test con le Usca. Anche in questo caso se il test rapido dovesse essere positivo verrebbe immediatamente effettuato un tampone per verificare se si sia trattato di un falso positivo o di una positività acclarata. Insomma, una macchina messa a punto durante queste settimane, che andrà avanti anche nei prossimi mesi perché - sempre su base volontaria -i test sul personale della scuola potranno essere ripetuti ciclicamente.

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