Vivibilità
Potenza, ecco la prima mattonella del futuro Parco dei Comuni
Verso la ripresa dei lavori nell’area dell’ex tribunale
Dopo le settimane di lockdown si rimettono in moto i cantieri. A Potenza si riparte da quello di Parco Aurora, rione che avrà il suo parco - atteso da quasi 40 anni - e sarà il «Parco dei Comuni». Nonostante l’inevitabile sospensione dettata dall’emergenza Covid-19, resta fermo l’orizzonte di febbraio 2021: data prevista per il termine dei lavori, scanditi dal countdown avviato dal 25 novembre scorso, per complessivi 427 giorni, per un importo di oltre 808 mila euro a valere su fondi europei del Fondo di Sviluppo e Coesione.
«Il lockdown ha comportato un lieve ritardo sul cronoprogramma, ma siamo fiduciosi che – ci dice al telefono il vicesindaco e assessore alle Opere Pubbliche Antonio Vigilante - sarà facilmente colmabile potendo accelerare alcuni processi di lavorazione. Martedì siamo tornati in cantiere per un sopralluogo per valutare l’adeguamento alle migliori condizioni di sicurezza anti-contagio e per l’approvvigionamento merci.
Giovedì è arrivata la prima mattonella del «Parco dei Comuni» che rappresenta la nostra opera d’arte, il ponte Musmeci: monumento che ha un valore di innegabile unicità, che tutto il mondo ci invidia. Per quando sarà pronto il percorso pedonale, con la posa di tutte le mattonelle rappresentative dei 131 comuni lucani, chiameremo tutti i sindaci a un momento di grande partecipazione. Questo percorso, all’interno del parco, intende essere un simpatico approfondimento culturale e di consapevolezza di quelle che sono le peculiarità identitarie di tutte le comunità della Basilicata e ne saremo tutti orgogliosi».
L’annuncio della prima mattonella, quella del capoluogo, lo aveva dato lo stesso Vigilante dalla sua pagina Facebook l’altro giorno scrivendo in un post dell’intenzione di chiedere «a tutti i sindaci lucani di indicarci un monumento caratteristico della propria comunità così da poterlo far incidere sulle lastre che verranno applicate nel parco». Lastre in terracotta di 50 centimetri per 50, con un simbolo caratteristico per ogni comune, per una sorta di «gioco dell’oca» tra un’area giochi per bambini e percorsi salute per gli amanti dello sport all’aria aperta. Sembra, dunque, del tutto spianata ormai la strada che porta, da qui in avanti, alla realizzazione del parco di Parco Aurora. Dopo decenni di abbandono nel 2018 si è conclusa una prima fase di lavori consistita nello smantellamento delle strutture prefabbricate preesistenti, dalle coperture in amianto, installate nel post terremoto del 1980, inizialmente temporanee poi stabili, per servizi strategici come il tribunale, delle scuole e infine la sede della Polizia municipale.
Poi una seconda fase, rimasta impelagata in questioni tecnico-burocratiche che, a fine anno scorso, l’Amministrazione è riuscita a sbloccare dando il via a un progetto che consentirà di restituire alla città un pezzo importante, 6 mila metri quadri di verde pubblico.