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Il mondo fra le righe è pieno di sorprese

Rosario Coluccia

La Settimana della lingua italiana e un libro in cui si ricostruisce lo straordinario potere dell’alfabeto

S’intitola «Settimana della lingua italiana nel mondo» la manifestazione internazionale, nata nel 2001 con lo scopo di promuovere la lingua italiana in tutto il mondo. L’iniziativa, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, fu «inventata» nel 2001 da Francesco Sabatini, allora presidente e oggi presidente onorario dell’Accademia della Crusca; si sviluppa grazie alla collaborazione tra l’Accademia della Crusca e la Direzione generale del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, e ha luogo ogni anno nella terza settimana di ottobre. Oltre a Crusca e Ministero degli Esteri, sono coinvolti enti e soggetti vari: Consolati italiani e Istituti italiani di cultura all’estero, associazioni di italiani all’estero, cattedre di italianistica e di romanistica delle università straniere, Comunità Radiotelevisiva Italofona, RAI Italia e Società Dante Alighieri, ecc. Ogni edizione è consacrata a un tema specifico, trattato in un libro curato dall’Accademia della Crusca con il coinvolgimento di specialisti operanti in Italia e all’estero.

L’edizione 2024, la ventiquattresima, si svolge dal 14 al 20 ottobre e ha il seguente tema: L’italiano e il libro: il mondo fra le righe. Il volume raccoglie contributi di 20 autori diversi (che per ragioni di spazio non è possibile nominare qui), strutturato con un’introduzione e quattro diverse sezioni, per complessive 302 pagine, arricchite e vivacizzate da illustrazioni che commentano il testo scritto. L’introduzione s’intitola Un popolo alla conquista dell’alfabeto. Per secoli solo pochi italiani, appartenenti alla parte istruita della società, sapevano leggere e scrivere. Ancora al momento dell’Unità politica l’Italia aveva una percentuale complessiva di analfabetismo all’incirca del 70% e una generale condizione di arretratezza. L’inaccettabile analfabetismo comportava condizioni economiche miserrime per popolazioni in larga maggioranza contadine, veri servi della gleba nell’Italia unita.

La prima sezione, Apprendere la lingua,evidenzia lo straordinario cammino intrapreso dalla società italiana postunitaria per approdare alla condizione odierna. Variano nel tempo i mezzi di propagazione della lingua: parole di carta; parole trasmesse (radio e televisione); parole digitate. Grazie a tanti diversi apporti siamo diventati, per la prima volta nella storia, un paese linguisticamente unito, attraversato da spinte e controspinte, ma in buona salute (linguistica) e abbastanza consapevole delle sfide (linguistiche) in atto. In questo cammino un ruolo fondamentale hanno ricoperto la scuola e l’azione eccellente di protagonisti a cui dobbiamo moltissimo: maestre e maestri, professoresse e professori, hanno istruito e accostato alla nostra lingua bambini e ragazzi, avvalendosi avvedutamente degli strumenti didattici a disposizione.

La seconda sezione, I cardini e le svolte, illustra le tappe che hanno condotto all’attuale forma-libro. Manoscritti medievali, libri a stampa e, dalla fine degli anni Ottanta del secolo scorso, testi elettronici e poi testi digitalizzati, in quantità enorme e sempre crescente. Si stima che nel primo ventennio di questo secolo siano state realizzate le copie elettroniche di oltre cento milioni di libri, un numero che supera di dieci volte quello dei volumi ospitati dalla British Library.

La terza sezione,La ricchezza dello scrivere,considera modalità dello scrivere relativamente inconsuete che mostrano quanto la scrittura riscuota l’interesse di individui e di gruppi a torto ritenuti lontani da essa. Scrivono i semicolti, persone alfabetizzate che non hanno raggiunto una piena competenza della scrittura. Qualcuno scrive libri per sé, destinati a una fruizione interna a cerchie ristrette, magazzini della memoria che solo in pochi casi si trasformano in elaborazioni letterarie. In questa fase storica di forte immigrazione, le opere in italiano di molti scriventi non madrelingua valgono a ricomporre le tessere di un affascinante mosaico multicolore. L’opera lirica e il melodramma per secoli hanno veicolato nel mondo la nostra lingua. Nel Novecento vi si è aggiunta la canzone, forma moderna che attraverso la sua varietà di generi e di tipi ha continuato e diversificato il mito della cantabilità dell’italiano.

La quarta sezione, Le biblioteche dei grandi, ricostruisce il patrimonio bibliografico su cui esponenti illustri della nostra lingua e della nostra cultura (da Dante fino a Manzoni) si sono basati per realizzare opere immortali.

Martedì 1° ottobre, in un convegno dal titolo «Con l’ali librate», una prima presentazione del libro è stata fatta a Torino, nell’ambito del Prix Italia. Nella settimana dal 14 al 20 ottobre (e solo in quella settimana) l’e-book sarà scaricabile gratuitamente: cliccate il link https://www.goware-apps.com/litaliano-libro-mondo-fra-le-righe-rosario-coluccia-cura/ e scegliete lo store da cui preferite scaricare l’ebook. In seguito sarà a pagamento, distribuito sui più importanti canali digitali da goWare.

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