Una mela al dì
Ragazzo, che si ciba solo di patate fritte, hamburger e ciambelle perde la vista
“Occhio agli occhi" campagna di prevenzione a Lecce
I genitori condiscendenti e distratti che non t’aspetti: per tanto tempo hanno consentito che il proprio figlio americano (ora ha 12 anni) si cibasse esclusivamente di patatine fritte, hamburger, salsa ranch, ciambelle glassate e succhi di frutta, cosa, questa, che ne ha compromesso, definitivamente, la vista. Lo denuncia il New England Journal of Medicine. Nel giro di poche settimane dalla comparsa dei primi sintomi, si è avuto peggioramento serotino e notturno della vista e, progressivamente, cecità permanente. La diagnosi di autismo e disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) non era stata presa in considerazione adeguata né posto il possibile collegamento con la particolare alimentazione abituale del ragazzo.
“È stata diagnosticata - dice il dr. Eric Gaier, oculista del Boston Children’s Hospital - neuropatia ottica collegabile a marcata carenza nutrizionale specie di vitamina A, rame e zinco. Un “disturbo alimentare evitante-restrittivo (avoidant/restrictive food intake disorder, ARFID)” che avrebbe dovuto impensierire genitori e medici specie in soggetto autistico. Il caso richiama la necessità di fare attenzione ai disturbi oculari che riguardano 43 italiani su 100 e quasi il 18% ha meno di 15 anni (dati Ministero della Salute nella relazione sulla prevenzione di ipovisione/ cecità). Controlli regolari possono fare la differenza e preservare la vista. La prevenzione, quindi, rappresenta un elemento chiave per mantenere una buona qualità visiva nel tempo. In questa ottica si pone lì progetto coordinato la Dott.ssa Maria Carmela Costa, Responsabile della U.O.C. di Oculistica del P.O. V. Fazzi di Lecce, insieme al Dott. Gianluca Besozzi, Responsabile dell’U.O.S.V.D.
Oculistica del P.O. di Gallipoli, orientato specie alle malattie che colpiscono la macula, la parte centrale della retina, responsabile della visione dettagliata. Poiché i sintomi spesso si manifestano solo in fase avanzata, per una diagnosi precoce, a Lecce, prende vita la campagna di screening relativa alle maculopatie ‘ Occhio agli occhi’ il cui obiettivo - dice Massimo Ligustro, presidente del Comitato Macula - è anche fare capire alla popolazione che il benessere oculare, cioè lo stato di efficienza dei propri occhi, si verifica e si controlla proprio con esami clinici quali l’OCT. “Organizzato, pertanto, uno screening gratuito rivolto agli over 55 e pazienti diabetici, maggiori vittime delle due forme di maculopatia le quuli, se non scoperte e curate tempestivamente, possono portare a una grave compromissione definitiva della vista”. Il progetto “occhio agli occhi”, a cura del comitato macula e dell’ospedale V. Fazzi di Lecce. Lo screening, sarà effettuato, presso la Stanza Diagnostica 2 (5°piano)in Piazza Filippo Muratore 1 , dalle ore 09:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 18:00.