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I pugliesi mangiano troppo e male: quattro su dieci sono in sovrappeso

 
Redazione online

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4 marzo giornata mondiale dell'obesità

L'analisi di Coldiretti nella giornata mondiale dedicata alla salute. Le cattive abitudini incidono pure sul clima

Giovedì 07 Aprile 2022, 12:43

12:49

BARI - Quattro pugliesi su 10 sono in sovrappeso, con una condizione generale di salute peggiore del dato nazionale, anche a causa delle cattive abitudini alimentari assunte durante il lockdown e delle restrizioni arrivate col Covid.

È l'analisi di Coldiretti Puglia sulla base dei risultati della «Sorveglianza Passi» dell’Istituto Superiore di Sanità, diffusa in occasione della Giornata Mondiale della Salute che dal 1950 si celebra il 7 aprile, per ricordare la fondazione dell’Oms.

Secondo uno studio condotto da esperti dell'Università di Copenaghen, dell'Alabama e dell'ateneo di Auckland in Nuova Zelanda, l’obesità incide tra l’altro anche sul clima – aggiunge Coldiretti Puglia - perché essere in sovrappeso comporta la produzione di una maggiore quantità di emissioni di CO2 sia per via dei processi metabolici dell'organismo sia per via dell'eccesso di cibo consumato da chi soffre di obesità.

La scorretta alimentazione è, insieme alla minor attività fisica, una delle cause principali della crescente diffusione di casi di obesità e di sovrappeso che aumentano in misura esponenziale i fattori di rischio di malattie cardiovascolari. L’effetto nefasto di una cattiva alimentazione non è solo l’obesità, perché il 35% dei tumori, secondo i dati della Lilt, si sviluppa a seguito di una alimentazione scorretta. Ciò dimostra l’importanza prioritaria di formare una vera e propria cultura della ‘buona e sana tavola’, educazione che deve partire necessariamente dall’età scolare per formare consumatori maturi per vivere meglio e più a lungo.

«L'idea dei mercati contadini di Campagna Amica nasce proprio dalla esigenza di far incontrare i produttori ed i consumatori in un mercato senza alcuna intermediazione – aggiunge Coldiretti Puglia - al fine di calmierare i prezzi e creare maggiore potere di acquisto a beneficio dei consumatori che grazie alla vendita diretta hanno garanzia della sicurezza sull'origine, della qualità e del prezzo».

«Per aiutare tutto il sistema scolastico e le famiglie ad alimentare al meglio le giovani generazioni e l’intero nucleo familiare – spiega Coldiretti regionale - da anni il Progetto di Educazione alla Campagna Amica ha agevolato l’incontro tra i bambini e i prodotti agricoli ‘fatti’ dagli agricoltori e in Puglia negli ultimi 10 anni sono stati coinvolti nel progetto delle masserie didattiche 200mila bambini e 480 scuole».

«L’attenzione a come si alimentano i ragazzi al di fuori delle mura domestiche – insiste Coldiretti Puglia – è un preciso dovere di tutti, a partire dagli enti locali - Comuni, Province e Regioni - delle istituzioni scolastiche che dovrebbero preferire i prodotti tipici e tradizionali non solo per i pranzi somministrati agli alunni, ma anche per i brevi momenti di ristoro, dei pediatri che dovrebbero consigliare, sin dai primi anni di vita dei bambini una corretta alimentazione, magari indirizzando le mamme verso cibi che siano costruiti il meno possibile in laboratorio, piuttosto in casa».

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