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Roca, l'incanto tra mare e antiche civiltà

 
Elena Armenise

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Elena Armenise

Lecce, dodicenne cade nella grotta della Poesia: salva per miracolo

Boom di visitatori: dal 14 maggio ad oggi, sono circa 14mila i fruitori dell’area archeologica Roca e Grotte della Poesia

Giovedì 08 Luglio 2021, 12:11

ROCA VECCHIA (MELENDUGNO) - Un paesaggio da favola che si intreccia con le testimonianze storiche di antiche civiltà. Roca Vecchia, uno dei siti più importanti al mondo, continua ad affascinare e ad attrarre tantissimi visitatori. Grazie alla gestione del sito, affidata all’associazione “Vivarch”, l’area archeologica è fruibile con il supporto di esperti. «Dal 14 maggio ad oggi, sono circa 14mila i fruitori dell’area archeologica Roca e Grotte della Poesia – spiega il presidente dell’associazione “Vivarch”, Mimmo Lorusso – Offriamo una serie di servizi e ci occupiamo della fruizione e gestione di tutti i beni culturali del comune di Melendugno.

Oltre a Roca Vecchia, il borgo rinascimentale di Roca Nuova, il frantoio semi-ipogeo e palazzo Sciurti a Borgagne, l’abbazia di San Niceta a Melendugno, la grotta di San Cristoforo, i dolmen, il giardino del castello D’Amely. Stiamo portando avanti un’attenta politica di riqualificazione e comunicazione – aggiunge - grazie ad una nuova visione del modello di gestione avuta dall’amministrazione e, in particolare, dal consigliere delegato per l’Area archeologica e Beni culturali Roberto Rollo». Fra gli associati di «Vivarch», alcuni ricercatori dell’Università del Salento che da anni lavorano nell’area archeologica di Roca. L’associazione porta avanti anche un’attenta attività di sensibilizzazione volta alla salvaguardia dell’area dove è previsto anche il divieto di balneazione, per rischio crollo del costone roccioso, e il divieto di introduzione di ombrelloni, sdraio o tende al fine di non intaccare il deposito archeologico e il delicatissimo piano di roccia.

In passato, la grotta Poesia è stata presa d’assalto da migliaia di visitatori e bagnanti, poco attenti alla salvaguardia dei luoghi. «Stiamo ottenendo importanti risultati dal punto di vista della sensibilizzazione – aggiunge Lorusso – In linea di massima, il 40 per cento dei visitatori non viene per fare il bagno, ma per il servizio di visita guidata. Disponiamo anche di audioguide lungo i percorsi di visita per chi vuole fare la visita in autonomia. A breve sarà inaugurata anche un’applicazione digitale con contenuti di realtà virtuale». Particolare attenzione anche sull’aspetto sicurezza. «Tutti i nostri operatori hanno svolto un corso di primo soccorso Blsd - conclude - A giorni avremo a disposizione anche un defibrillatore per rendere ancora più sicura una delle zone più affascinanti al mondo».

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