La storia

Bari, sconfigge il Covid a 98 anni: «La mia arma? La pasta fatta in casa»

Graziana Capurso

Nonna Rosanna Interesse ha sconfitto la malattia impastando tagliatelle

Sconfiggere il Covid si può, anche a 98 anni suonati. Il segreto? Basta tenere le mani in pasta, letteralmente. È la ricetta di nonna Rosanna, barese doc, che dopo aver contratto il virus lo scorso 11 marzo, grazie all'amore per la cucina e ad una tempra granitica, è riuscita a metterlo ko nel giro di un paio di settimane. A raccontare i curiosi aneddoti di questa piccola vittoria è la nipote, Maria Azzurra: «Mia nonna è seguita h24 da due badanti, per quanto sia lucida e arzilla, ha problemi di deambulazione e necessita assistenza continua. Nonostante tutte le accortezze, però, una delle sue badanti è risultata positiva e quando ce l'ha comunicato, era ormai troppo tardi: la nonna era stata contagiata». «Prontamente il suo medico, prima ancora della confermata positività, ha iniziato a somministrarle la terapia prendendo così in contropiede il virus: la nonna ha avuto solo un po' di febbre per 2 giorni, mal di gola e raffreddore. Ma si sa, con persone così fragili è impossibile non preoccuparsi, soprattutto se non sono ricoverate in ospedale». «Starle lontana è stato uno strazio per noi - aggiunge la donna - ogni giorno le portavamo la spesa e le mandavamo tutto il nostro affetto dalla strada, con baci e videochiamate, per non farla mai sentire sola. Grazie al cielo, l'altra sua badante Angela (per noi un angelo di nome e di fatto) ha deciso di accudirla durante tutto il periodo di isolamento, senza mai contrarre il virus».

Eppure in questo lungo periodo di degenza, nonna Rosanna non si è mai data per vinta. Anzi. Da buona casalinga, si è rimboccata le maniche ed è riuscita a farsi sentire anche a distanza, impartendo ordini a tutte le ore del giorno: «Compratemi la farina, portatemi l'acqua e il sale che devo fare le tagliatelle e le orecchiette». «Addirittura - ironizza Maria Azzurra - la Domenica delle Palme, per rispettare la tradizione barese, nonna ha preteso le seppie fresche da fare rigorosamente al sugo. Peccato che in piena zona rossa rafforzata le pescherie fossero tutte chiuse. Non vi dico quanto si è infuriata. Me ne ha dette di tutti i colori, visto che per colpa mia è rimasta a bocca asciutta». E così tra sorprese distanziate, dolci e pasta fatta in casa la quarantena tra i fornelli di nonna Rosanna è volata. «Ora che si è negativizzata salta (se così si può dire) come un grillo. Adesso ci auguriamo soltanto che venga vaccinata al più presto». Nonna Rosanna è davvero un highlander, tanto che in famiglia ha sempre scherzato dicendo: «Se mai finirò sulla Gazzetta, non sarà certo per un necrologio, ma perché mi dedicheranno un articolo». E così è stato. «Sarà lei a seppellirci tutti», commenta la nipote.

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