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Redazione Cronaca Bari
23 Febbraio 2021
Riaffiora il passato da un cantiere edile in via Emanuele Coletto, all’estremità di via Ammiraglio Vacca, verso Terlizzi.
Nella zona, già identificata dagli archeologi come necropoli peuceta, è stata scoperta una sepoltura, al momento datata fra il VI e il III secolo avanti Cristo.
Si tratta, da quanto si apprende, di una tomba a muretto che conserva uno scheletro, forse di donna, intatto, e un piccolo corredo funerario, il cui pezzo di maggior pregio è un cratere a volute, di medie dimensioni.
Sul posto sono intervenuti i tecnici e gli archeologi della Sovrintendenza di Bari che hanno provveduto a una prima valutazione, stima e analisi del ritrovamento.
Come di consueto, tutti i resti saranno recuperati e trasferiti a Bari, per gli ulteriori approfondimenti, così da consentire, fra l’altro, il regolare avanzamento del cantiere.
Questa piccola grande scoperta archeologica sembra essere in linea con le altre tombe venute alla luce lungo quella che un tempo era la via Traiana, tutte riconducibili allo stesso periodo della storia di Bitonto, sul finire dell’età peuceta, quando gli influssi culturali della colonia greca di Taranto cominciavano a farsi sentire anche in questa zone.
Il cratere a volute, in particolare, sembra essere simile a quelli conservati nel Museo archeologico della città e, soprattutto, nel Museo nazionale «Jatta» della vicina Ruvo.
Sarebbero stati recuperati anche altri piccoli vasi e monili, ritenuti però meno rilevanti del cratere a volute.
Non mancano, tuttavia, alcuni elementi di peculiarità. Nella tomba c’era un solo scheletro, mentre era consuetudine, per sepolture di questo genere, seppellire più corpi insieme. Soprattutto, il corpo è stato ritrovato non in posizione fetale, rannicchiato sul fianco, ma supino e con le gambe divaricate.
Commenta il sindaco Michele Abbaticchio: «È un ritrovamento di grande importanza - afferma il primo cittadino di Bitonto - perché lo scheletro è integro e questo accade assai di rado. Ringrazio il proprietario del cantiere perché ha immediatamente informato le istituzioni, e in particolare i Carabinieri, la Polizia municipale e la Soprintendenza archeologica. Purtroppo ciò non sempre avviene. Altre volte è successo che i proprietari, nel timore che i lavori edili vengano bloccati per molto tempo, non denunciano il ritrovamento causando un danno al nostro patrimonio storico».
La zona della scoperta archeologica si trova nella direzione occidentale della città, verso Terlizzi, sulla direttrice dell’antica via Appia Traiana. Un rinvenimento che ovviamente conferma il ruolo nevralgico di Bitonto nell’antica Peucetia e però offre lo spunto per ulteriori approfondimenti.
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