L'evento
Archeologia, folk e natura all'Archeotourfest di Lavello
Serata finale della manifestazione. Sul palco Acustica, Danilo Vignola e Gio Di Donna
Archeologia, folk, natura e tradizioni in un’unica imperdibile serata. Nell’ambito del terzo ed ultimo appuntamento dell’Archeotourfest, in programma a Lavello al tramonto il prossimo 6 settembre, si esibiranno gli «Acustica» con il loro progetto «Trasposizioni acustiche nell’Arpa di Viggiano», insieme a Danilo Vignola e Giò Di Donna, che presenteranno a loro volta il lavoro «Ukulele Revolver». La location sarà il parco archeologico di «Gravetta», poco lontano dal centro abitato di Lavello. Il Forentum Archeotour Fest è un ciclo di eventi estivi organizzati nei pressi delle aree archeologiche che sopravvivono nel tessuto cittadino di Lavello, dall’associazione Mac (Movimento di arte e cultura) che gestisce il Museo Civico Antiquarium. Il concerto al tramonto sarà anticipato da una visita all’area archeologica, che permetterà «di identificare - spiegano i promotori dell’evento - e di riconoscere qual è il contesto storico e culturale in cui si inserisce il complesso di Gravetta. Scoperto nel 1990, sull’altura di Gravetta lungo la strada di collegamento tra Canosa di Puglia e Lavello, a segnare l’ingresso della cittadina dauna, sopravvive quello che sembra essere un luogo di culto databile al momento successivo all’occupazione romana (III secolo a.C.) che conserva intatta la suggestione di trovarsi fermo nel tempo, protetto e custodito dai silenziosi uliveti che lo circondano». Ed ecco gli artisti della serata. Massimo Duino, Luca Bersaglieri, Antonio Mario de Carlo e Marco Massari, rendono possibile il viaggio acustico ancestrale nell’immaginario musicale lucano attraverso il progetto «Trasposizioni acustiche nell’Arpa di Viggiano», con il quale raccontano il paesaggio sonoro di comunità rurali «in via di estinzione» in cui, attraverso la musica, si celebra «il mito dell’oltre». Le varietà timbriche e armoniche della musica lucana, regalano atmosfere semplici e complesse allo stesso tempo. Le criptiche tematiche dello spettacolo sono «la memoria, l’assenza, l’abbandono dei luoghi, il repertorio dei suonatori itineranti». Tutto questo, in un’esperienza in cui la musica e le sue sonorità acustiche, fatte di accurate trasposizioni per chitarra classica, mandolino, chitarra battente, organetto diatonico, percussioni e voce, testimoniano che nei pochi elementi che costituiscono ogni origine sono irrilevanti le differenze che ci caratterizzano. La seconda parte dell’evento sarà affidata a Danilo Vignola - il più grande sperimentatore al mondo di tecniche ukulelistiche e sonorità mediterranee - e alle innovazioni del virtuoso percussionista Giò Di Donna: i due vantano oltre 600 concerti, tenuti principalmente nei più prestigiosi teatri, jazz club e music club italiani, europei (Scozia, Francia, Svizzera, Olanda, Belgio e Inghilterra), ma anche cinesi ed americani.