Il compositore monopolitano Giorgio Spada ha firmato le musiche di Steinbeck e il Vietnam in guerra di Nene Grignaffini e del noto documentarista pugliese Francesco Conversano, programmato mercoledì scorso su Rai Storia.
L’opera di Grignaffini e Conversano, ruota intorno al reportage dello scrittore premio Nobel per la Letteratura nel ‘62 John Steinbeck, autore di un resoconto dettagliato del conflitto nel Sud-Est asiatico sulla guerra in Vietnam «vista da vicino», alla sua volontà di raccontarla «in maniera oggettiva», alle sue solide convinzioni del valore dei soldati americani e alla necessità dell’intervento in quel conflitto che caratterizzarono la prima parte dei suoi articoli.
Nel documentario ci sono anche i contributi del cantautore e scrittore Francesco Guccini e del giornalista e scrittore Furio Colombo. «Ci sono voluti 10 anni per collaborare con la Rai, ma alla fine il rapporto si è consolidato con Rai Com per la produzione di colonne sonore per tutte le emittenti Rai – ricorda Spada -. Ho siglato il mio primo contratto per la realizzazione della serie degli speciali di Rai Storia del 2018, dedicata al famoso maxi processo di Palermo intitolata Maxi, il grande processo alla mafia. Da allora, ho iniziato a collaborare assiduamente con il comparto di Rai Cultura e, quindi, Rai Storia, con Rai 3, per Presadiretta e con alcuni programmi in onda su Rai 1.
Da qui è nato il contatto anche con la società di produzione Movie Movie che ha chiesto a Rai Com di poter utilizzare musiche di mia composizione per il documentario Steinbeck e il Vietnam in guerra di Grignaffini e Conversano».
Sono passati 18 anni da quando il 42enne musicista e compositore monopolitano Spada con il duo Vegetable G, complice il chitarrista Luciano D’Arienzo e le immagini di Giovanni Troilo, si esibì per la prima volta dal vivo nell’ambito del festival Time Zones. Dopo quell’esperienza, era il 2002, Spada avvia una proficua collaborazione con la Minus Habens del compositore e produttore barese Ivan Iusco (attivo da qualche anno a Los Angeles) e la pubblicazione di alcuni album accolti positivamente dal pubblico e dalla critica. Ma Spada non ha mai nascosto la sua vera passione da musicista: comporre musiche per immagini. Ci sono voluti diversi anni prima che iniziasse una sua collaborazione costante con la Rai, ma alla fine il sogno si è realizzato.
Non è la prima volta che Spada compone colonne sonore, già nel 2008 per History Channel aveva collaborato per le musiche di una serie di documentari dedicati a Benito Mussolini, poi sono arrivati lavori e produzioni per Rai, La7, Sky arte.
Rispetto al prossimo futuro compositivo di Spada, nulla è ancora certo vista l’emergenza Covid-19. «Sono stato contattato qualche giorno fa – conclude Spada -, mi hanno assicurato che piano piano si sta riprendo l’attività. Però in questo periodo, come un po’ per tutti, la produzione si è dovuta fermare. Mi hanno detto, comunque, che il futuro è roseo e ci sono segnali di ripartenza e questo fa ben sperare a tutto il comporta dell’audiovisivo».