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Puglia, persi 4mila eventi per il virus: presto una raccolta fondi

Ninni Perchiazzi

Disdette e rinvii: ecco il conto dei danni

Il Coronavirus rade al suolo eventi e manifestazioni culturali in tutta la Puglia. Eloquenti alcuni dati su disdette, rinvii e annullamenti legati all'emergenza da Covid-19: si tratta di ben 347 concerti, 1.275 spettacoli teatrali e di
danza, 349 tra conferenze e presentazioni e inaugurazioni, 447 laboratori e workshop, 651 visite guidate, 349 contratti di fornitura, 207 set e uscite cinematografiche e 440 e tra feste private patronali e rievocazioni storiche. Un totale di oltre 4mila
appuntamenti per quasi 40 mila ore di lavoro perse dall'inizio dell'emergenza sanitaria come emerge dal monitoraggio promosso in questi giorni dal Distretto produttivo Puglia Creativa che ha coinvolto 230 operatori. L’ente - riconosciuto dalla Regione Puglia - che associa imprese, operatori e professionisti della cultura e della creatività. In particolare, sono oltre
13mila le imprese culturali in regione, suddivise tra industrie creative (5.162 architettura, comunicazione e design) industrie culturali (7.552 impegnate nei settori di film, video, radio e tv, musica ed editoria), performing arts e arti visive (822). Il settore maggiormente colpito - con il 37% - è lo spettacolo dal vivo. A seguire i servizi alla cultura, le arti visive, la gestione e valorizzazione di beni culturali, l’editoria (che ha ricevuto un ulteriore scossone dalla chiusura delle librerie), il design e l’artigianato artistico, l’audiovisivo, le agenzie di comunicazione, l’architettura e i corsi di formazione. Alla situazione già compromessa bisogna aggiungere anche il rimborso dei biglietti previsto per almeno il 50% degli eventi, che esporrà le imprese ad un ulteriore prosciugamento della scarsa liquidità. Le imprese aderenti al monitoraggio vantano, infatti, crediti verso le Pubbliche amministrazioni per 14 milioni, per non parlare del problema delle tutele e degli ammortizzatori sociali che non basteranno a curare le ferite del comparto.

Ben 2.042 eventi annullati nella settimana dal 24 febbraio al 1° marzo, mentre sono 2.133 le manifestazioni cancellate a partire dal 5 marzo, giorno del primo decreto del Governo. «Non possiamo fare una stima concreta e precisa del reale danno
economico», sottolinea il presidente di Puglia Creativa Vincenzo Bellini. «Si parla in molti casi di associazioni e piccolissime aziende ma soprattutto di tantissimi artisti e liberi professionisti che avranno difficoltà a ripartire. Preoccupano l’assenza di entrate, il pagamento delle spese fisse, la mancanza di liquidità, la perdita di sponsor, il mancato rimborso di promozione degli eventi annullati ma soprattutto la totale incertezza per la sostenibilità futura in termini di fatturato e di occupazione», dice Bellini. Nei prossimi giorni Puglia Creativa lancerà una raccolta fondi per gestire la crisi.

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