elezioni comunali
Matera, Roberto Cifarelli attacca sulla sanità: «La giunta Bardi dimentica le nostre emergenze»
Per i due candidati sindaci in corsa al ballottaggio Roberto Cifarelli (coalizione di centrosinistra con ex Fi) e Antonio Nicoletti (centrodestra), saranno settimane intense
MATERA - Sfumata la possibilità di vittoria al primo turno, la partita adesso è ancora tutta da giocare. Per i due candidati sindaci in corsa al ballottaggio Roberto Cifarelli (coalizione di centrosinistra con ex Fi) e Antonio Nicoletti (centrodestra), saranno settimane intense. Dialogo aperto con i cittadini per consolidare voti e intercettare nuovi elettori, ma anche per stringere eventuali e possibili accordi e alleanze.
Ieri mattina Cifarelli consigliere regionale del Pd, vincitore delle primarie open city non riconosciute dai partiti, che hanno portato alla nascita dell’ampia coalizione con nove liste a supporto della sua candidatura tra queste Matera Democratica, prima forza oggi in Consiglio comunale. Nell’incontro con i giornalisti per fare il punto e commentare il risultato di questa tornata elettorale l’esponente dem si è espresso così: «Un ottimo risultato. La città ha già scelto noi per il governo. Abbiamo eletto 18 consiglierei comunali senza ombra di dubbio. C’è già una maggioranza in Consiglio comunale e adesso occorre completare il lavoro perché siamo a un passo della vittoria». Ha poi rimarcato, per fugare ogni possibile dubbio, la compattezza della coalizione: «È unita, coesa, forte che ha sottoscritto un patto di lealtà che rinverdiremo nei prossimi giorni con i 18 consiglieri eletti e gli altri tre che saranno eletti con il premio di maggioranza».
Ha definito poi il perimetro della coalizione, «un campo definito con chiarezza dai cento giovani che hanno lanciato le primarie open city e che esclude conservatori, populisti, nazionalisti e sovranisti. E guarda caso queste forze oggi tutte con la destra rappresentata da Nicoletti, Bardi, Meloni e Salvini dell’autonomia differenziata. Questo è il campo che noi non volevamo partecipasse alle primarie, ed è il campo che in questo momento è dall’altra parte in questa campagna elettorale». Ha rilanciato poi la prima dichiarazione fatta nell’immediatezza del voto, «il primo turno ha confermato che Matera non è una città di destra» spiegando inoltre, che «affidarsi alla destra - e qui l’affondo- significa affidarsi a Bardi, a chi in questi sei anni ha “bombardato” l’Ospedale di Matera», ricordando che «gli ultimi finanziamenti per l’ospedale di Matera risalgono a quando io ero assessore di una giunta del centro-sinistra. Il bunker per la radioterapia che eviterà ai materani di recarsi a Rionero, si sta realizzando oggi con sei anni di ritardo, ma i finanziamenti risalgono a quella gestione precedente. Anche gli investimenti sul pronto soccorso risalgono a quella gestione precedente, così come anche per l’ospedale di Policoro. In questi sei anni non c’è stato un vero investimento sull’ospedale di Matera».
Adesso chiuso il capitolo del primo turno, «continueremo a parlare anche con gli elettori che hanno sostenuto altri candidati sindaci nella prima fase», ha ricordato la sua identità politica, «chiara, precisa che non ho mai nascosto, e che ho messo al servizio di una causa più grande che è quella della mia città, e quindi è evidente che in questo momento mi rivolgo a tutti i cittadini che non hanno sostenuto il campo dei conservatori». Adesso il dialogo è aperto. Anche in vista di possibili accordi. Quanto al Pd, «le interlocuzioni ci sono sempre state e ci saranno ancora», ha detto Cifarelli, quanto a una possibile discesa in campo del partito a livello provinciale, il segretario provinciale Claudio Scarnato, al momento ha evitato dichiarazioni ufficiali (anche perché si attende un pronunciamento chiarificatore dal Nazareno). Con il M5S, la partita in realtà è chiusa. L’ex sindaco della città dei Sassi dall’ottobre del 2020 all’ottobre del 2024, (decaduto a causa delle dimissioni di 17 consiglieri comunali su 32), il pentastellato Domenico Bennardi, che ha escluso possibili «accordi e apparentamenti», una linea condivisa a livello nazionale dal Movimento.
«La coalizione di Cifarelli- ha detto Bennardi - non rappresenta il centrosinistra ma un’aggregazione numerica che attraverso i numeri e le sommatorie vuole provare a vincere. Una coalizione che ha pezzi di Forza Italia, il Pd non c’è, né come simbolo né come coordinamento a livello regionale, c’è Azione con Pittella che fa parte del governo regionale e dunque è alleato del centrodestra, per cui non esprimendo il centrosinistra non abbiamo un debito ideologico nei confronti di quella coalizione. Lasceremo libertà di scelta ai nostri elettori».