MATERA - Dopo i ripetuti attacchi mediatici di “una parte dell’opposizione” il sindaco Domenico Bennardi, rimanda le accuse al mittente, sferrando un duro giudizio contro una parte dei consiglieri d’opposizione che ormai da settimane lo bersagliano, cercando di delegittimare il suo ruolo e il gruppo di maggioranza. “In quattro anni di Amministrazione comunale- rimarca- non hanno saputo produrre alcun atto politico utile alla città, preferendo vuota retorica, urla sguaiate in consiglio comunale e persino esposti al prefetto senza alcun fondamento giuridico o normativo. In alcuni contesti- prosegue- laddove c’erano sensibilità comuni, tutta l’opposizione si è assentata; oppure, come avvenuto nell’ultima assise, non si è neppure presentata.
In una nota ho letto che non era un consiglio comunale da fare, secondo me non esiste un consiglio comunale da non fare o inutile, come dimostra l’importanza dei punti da dover votare”. Rincara poi la dose e senza usare mezzi termini, ribatte che ricorderà buona parte di questa minoranza “per l’inutilità politica ma anche per la scarsa presenza e gli abbandoni dell’aula consiliare”. Inoltre, aggiunge il sindaco, “quando si parla di un’Amministrazione senza visione, si dimentica che il ruolo dell’opposizione è fondamentale perché può determinare in assise, come ago della bilancia, la possibilità di portare avanti provvedimenti utili alla città”. Ricorda ad esempio, la discussione sull’avanzo di amministrazione, “rispetto al quale- dice- avrebbero potuto incidere in modo significativo contribuendo a produrre atti utili. Non c’è davvero nulla da ricordare di questa opposizione, a parte gli esposti, i vizi di forma, le contestazioni di procedure e consiglieri comunali che si sostituiscono a segretari generali, dirigenti e fondano su disposizioni amministrative le proprie ragioni”. E qui, riporta “l’ultima figuraccia, quella dell’esposto al prefetto per chiedere l’annullamento di tutte le decisioni adottate nella seduta consiliare del 31 luglio scorso.
Un atto prodotto senza formalizzare alcun supporto normativo o giuridico alle argomentazioni con il rilievo da parte del prefetto sulla firma non riconosciuta da parte di un consigliere, che si è detto estraneo all’atto presentato. Un altro episodio emblematico è quello sull’approvazione della variazione di bilancio in consiglio comunale, che liberava somme importanti e strategiche per strade e scuole; di fronte al nostro palese appello al senso di responsabilità, la minoranza ha preferito abbandonare l’aula, costringendoci a una lunga maratona di assisi estive al fine di approvare comunque l’atto strategico per la città”. Smorza poi i toni ammettendo di essere consapevoli che “la maggioranza si poggia su un numero attualmente esiguo di consiglieri, ma la maggioranza c’è e quando qualcuno per motivi di salute o impedimenti non politici è assente, a una parte dell’opposizione si richiede più responsabilità restando in aula; si è preferito, invece, obbligarci a seconde convocazioni (con sperpero di denaro pubblico), per approvare ciò che si sarebbe potuto votare prima. E poi le offese mosse dai consiglieri di minoranza a quelli di maggioranza, senza che nessuno ne abbia mai preso le distanze, definendoli “utili idioti” o contestandone il titolo di studio, come se l’elezione in Consiglio non sia su voto democratico”.
Quanto alle contestazioni sul Piano strategico, Bennardi parla di “un documento importante da aggiornare che richiede investimenti e somme. La città ha già un Piano strategico del 2017, esiste, però, un altro Piano redatto nel 2023 dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 che muove dalla realtà locale a quella internazionale del Mediterraneo, facendo perno sul valore della cultura. L’Amministrazione sta lavorando per alimentare queste connessioni, quindi non è importante avere numerosi Piani strategici ma aggiornare il documento del 2017, contemperandolo con quello del 2023, alla luce dei lavori in avanzata realizzazione con quelli in fase di avvio. Definiamo prima il nuovo assetto culturale e urbanistico che sta assumendo la città, magari chiudendo la questione della Valutazione di incidenza ambientale per Cava del sole, poi procederemo con un aggiornamento del Piano strategico”.
Infine, l’apertura del sindaco al dialogo, sempre possibile, e l’invito “a mettere da parte attacchi politici ridondanti per costruire provvedimenti concreti. In quattro anni si sono prodotti risultati storici, risolvendo questioni che attendevano da decenni, nonostante una macchina comunale da potenziare ulteriormente”.