La storia tragica
Matera, ucciso e bruciato, scattano tre arresti
Finiscono in manette due fratelli originari di Tursi e il fidanzato della sorella
MATERA - Tre colpi di fucile da caccia calibro 12 e un colpo di pistola calibro nove. Un odio esploso fino a uccidere. Il corpo dato alle fiamme il corpo. Un anfratto adibito a dimora e trasandato, a ridosso di un capannone di famiglia davanti a orti malmessi. La prossimità familiare vietata. Una bimba di quattro anni al centro della relazione complessa di una coppia mista. E una matassa di inquietudini difficili da sbrogliare: c’è tutto quello che serve per l’incipit di un crime da infilare in una di quelle serie da fiato sospeso. È invece è realtà che supera la fantasia, tragedia che tira in ballo due fratelli e un terzo uomo legato a loro, tutti di origini tursitane e tutti e tre accusati di omicidio.
Teatro del fatto di sangue, la campagna pavese, Cassolnovo. Vittima: un egiziano, Mohamed Ibrahim Mansour, 44 anni. Presunti assassini, Massimo e Claudio Rondinelli, di 35 e 40 anni, da tempo residenti nella provincia lombarda. Sono finiti ieri in carcere, assieme a Luigi D’Alessandro, 38 anni, anche lui tursitano, compagno di Elisa Rondinelli, una delle due sorelle di Massimo e Claudio, su ordine di custodia cautelare emesso dalla procura di Pavia ed eseguito dai carabinieri di Pavia e Policoro. Massimo è stato ammanettato a Tursi, gli altri due a Cilavegna, la cittadina scelta dai Rondinelli come residenza. Il padre, Antonio Rondinelli vi si stabilì dopo aver lasciato Tursi. Sembra che i Rondinelli non abbiamo mai reciso il cordone delle origini, forse anche per approvvigionarsi di frutta dalla california metapontina. In un bosco della frazione di Morsella di Vigevano, il 14 gennaio scorso i carabinieri hanno trovato i resti carbonizzati di Ibrahim Mansour: è una zona non lontana da Cassolnovo, cuore agricolo della provincia pavese e quindi vicina anche a Cilavegna.
Una nota diffusa ieri e firmata dal procuratore del Tribunale di Pavia, Fabio Napoleone, ricostruisce l’orrore: la sera dell’11 gennaio, tre giorni prima del ritrovamento dei resti, «i soggetti arrestati avrebbero teso un vero e proprio agguato» all’egiziano che «si trovava nel suo luogo di dimora, un capannone industriale un tempo usato per scopi agricoli a Casolnovo». «Ibrahim Mansour è stato attinto da almeno tre colpi di fucile da caccia calibro 12, da un colpo di pistola calibro 9 e il suo corpo è stato dato alla fiamme all’interno della vettura, già di sua proprietà, presso la frazione di Morsella di Vigevano, mentre la scena del crimine veniva completamente ripulita».
Le dinamiche sembrano ricostruite con certezza, ma bocche cucite sul movente, sui ruoli dei soggetti arrestati e sul numero complessivo delle persone nell’uccisione. Da gennaio a ieri ci sono state ispezioni e raffiche di interrogatori. L’unico dettaglio trapelato è che «i fatti paiono essere legati a dinamiche familiari», scrive la Procura. Quali siano questi fatti è ancora tutto da scoprire. Ma nella nota si fa riferimento a una figlia di Ibrahim nata dalla relazione con una delle due sorelle di Massimo e Claudio. Secondo altre fonti diverse da quelle investigative, si tratta di Daniela Rondinelli: aveva 17 anni, ora ne ha 21, quando Daniela ha partorito la figlia di Ibrahim, più grande di lei di molti anni e conosciuto quando lei era una 15enne. Un rapporto poi spezzato, nonostante la figlia, e sempre contrastato in famiglia, anche dall’altra sorella, Elisa Rondinelli, compagna di Luigi D’Alessandro, tra i tre finiti in manette per l’uccisione del 44enne egiziano.
Anche il resto del crime è una narrazione che ha bisogno di conferme: è vero che «nonno» Antonio Rondinelli ha offerto a Ibrahim, padre di sua nipote, la dimora nel capannone di Cassolnovo in cambio della conduzione degli orti attigui? C’erano richieste di soldi o proprietà da parte dell’egiziano? E perché i fratelli Rondinelli odiavano così tanto Ibrahim da sparargli con fucile e pistola in modo che non avesse scampo? Domande per ora senza risposta. L’unica cosa certa - fanno sapere gli investigatori lombardi - è che ci saranno sviluppi nelle prossime ore.