Sanità
Matera, all'ospedale di Tinchi niente referti via e-mail: gli anziani condannati ai doppi viaggi
Disagi a Matera, Policoro e Tinchi. E Tarsia, del Tribunale del Malato di Policoro commenta «Molti utenti segnalano difficoltà ad accedere al Fascicolo sanitario elettronico»
MATERA - Niente più referti recapitati attraverso l’invio alla posta elettronica degli utenti e così numerosi cittadini, soprattutto anziani, vanno incontro a notevoli disagi per ottenere gli esiti dei lori esami medici.
La denuncia è della Pro Loco di Metaponto che, interpretando il malumore di diverse persone ha inviato una lettera al presidente della Giunta regionale, Vito Bardi per esporre quanto si starebbe verificando dalla scorsa estate.
«I laboratori di analisi cliniche degli ospedali di Tinchi, Policoro e Matera - scrive il presidente della Pro Loco, Pino Gallo - non spediscono più i referti alle mail degli utenti, provocando notevoli e continui disagi ai cittadini. Soprattutto ai più anziani ed in condizioni di particolare disagio economico e sociale. Non ci è dato di sapere quali sono i motivi. Eppure la sanità pubblica, oltre a curare la salute dei cittadini, dovrebbe essere una casa di vetro e semplificare ai cittadini tutti gli adempimenti amministrativi. Perché - prosegue Gallo - esporre i cittadini alla possibilità di contrarre il covid, atteso che devono essere in ospedale per ben due volte. La prima per sottoporsi ai prelievi; la seconda per ritirare i referti con tutti i pericoli che incombono sulle strade? Perché aggiungere a tal disagi anche la spesa per il carburante? E naturalmente a pagare il prezzo più alto, come sempre, i cittadini che versano in precarie condizioni socio-economie, i disoccupati, i soggetti affetti da patologie croniche e irreversibili, i migranti, gli anziani che dipendono da parenti ed amici». Per il presidente della Pro Loco di Metaponto «Tutto ciò sta producendo anche un danno erariale alla Regione Basilicata, perché i cittadini si stanno, giustamente, rivolgendo ai laboratori privati convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale, che invece spediscono regolarmente i referti alle mail dei cittadini. Mentre i laboratori delle ASL perdono progressivamente utenti e funzioni. Ci siamo anche rivolti ai vertici della sanità materana, ma a distanza ormai di due mesi dall’invio delle Pec e nonostante le numerose sollecitazioni telefoniche, non siamo riusciti a cavarne un ragno dal buco».
Sin qui la denuncia di Gallo che come utente, dopo aver fatto le analisi di routine almeno in due circostanze ha dovuto ritirare i referti personalmente non potendo più contare sull’invio della posta elettronica.
Disagi che secondo gli utenti potrebbero essere rimossi dal Fascicolo Sanitario Elettronico. «Purtroppo - dichiara Filomena Tarsia - abbiamo riscontrato in più di una occasione che ci sono difficoltà ad accedere alla piattaforma digitale e questo non può non penalizzare gli utenti che vogliono prendere visione dei propri referti senza recarsi nelle strutture ospedaliere». Quello che dovrebbe così essere un diritto del cittadino diventa invece un ginepraio in cui districarsi per ottenere il dovuto. A distanza di mesi, infatti, vengono segnalati problemi per poter scaricare la documentazione medica accedendo alla piattaforma online. Un problema del quale dovrebbe farsi carico l’Azienda sanitaria Matera, anche alla luce di quanto accaduto nei mesi scorsi in ordine al cambio della piattaforma digitale per le prenotazioni delle prestazioni sanitarie.