LA MOSTRA
Con le sue «Realtà sospese» Pino Oliva fa incontrare Matera e Siena
La pittura idealistica a Palazzo Malvinni Malvezzi per evidenziare il simbolismo di due terre
MATERA - «Le realtà sospese» è la mostra che domani inaugurerà Pino Oliva nella «sua» Matera, alle ore 18.30, presso Palazzo Malvinni Malvezzi in Piazza Duomo. L'evento, curato da Massimo Guastella, è stato organizzato da Opera Arte e Arti in partnership con l'Associazione Lucani di Siena dopo il successo ottenuto nella Città del Palio, dove la mostra è stata visitata da oltre 5mila persone in meno di un mese. Difatti, il sottotitolo dell'esposizione «Le realtà sospese» è «Matera incontra Siena».
Interverranno, alla presenza dell’artista, quali enti che hanno patrocinato l’evento, la Provincia di Matera, con il presidente Piero Marrese, il Comune di Siena, rappresentato dall’assessore all’Urbanistica Francesco Michelotti, il sindaco del Comune di Matera Domenico Bennardi, Rocco Lerose e Giuseppe Giordano per l’ Associazione Lucani di Siena, il direttore dell'azienda speciale unica della CCIAA Basilicata ASSET Vito Signati, il presidente del CNA Basilicata Leo Montemurro, il curatore della mostra Massimo Guastella e l’organizzatore della mostra e moderatore della serata, Enrico Filippucci.
La pittura di Pino Oliva
Nel pulsare rumoroso della vita in questo tempo, incerto, di spaesamento imprevisto e irripetibile, le caleidoscopiche pitture di Pino Oliva puntano a rimuovere l’incapacità di continuare a riconoscersi nel luogo e la disaffezione nei confronti dello stesso, auspicando un lieto passaggio delle fiammelle vive di culture che suggellano una rinnovata amicizia tra le comunità. Sta di fatto che questa pittura delicata assume funzioni puramente simboliche e ogni quadro è a sostegno di una integrazione visiva rivelandosi un medium che alimenta l’attrazione per il luogo. Non analogie intrinseche alle due città spiegherebbero questa iniziativa ma soltanto l'affinità del sentire: le simboliche figure femminili che muovono da una città all’altra, silhouette spirituali evocano il transito da un genius loci all’altro, da un patrimonio, naturale, storico e culturale all’altro, dalla città dei Sassi, di millenaria civiltà, alla città di Siena.