Università, verso la Facoltà lucana
La scommessa dei medici digitali
La tecnologie 4.0 tra le materie di studio del corso di laurea in Medicina e Chirurgia
Medici digitali, specializzati in nuove tecnologie, capaci di sfruttare il potenziale offerto dall’innovazione tecnologica per la cura dei pazienti. È l’obiettivo del corso di laurea in Medicina e Chirurgia che l’Università degli Studi della Basilicata si prepara a varare per il nuovo accademico 2021 - 2022.
Per la nuova Facoltà il conto alla rovescia è iniziato. A giorni, dovrebbe essere ufficializzato il parere definito dell’Anvur, l’Agenzia nazionale per la valutazione del sistema universitario, e se le indiscrezioni sul via libero definitivo dovessero essere confermate, è evidente che la strada diventerebbe tutta in discesa. Seppure da percorrere in fretta, considerato che i primi corsi dovrebbero essere avviati a settembre.
Nel frattempo, però, ad emergere sono i nuovi particolari sull’offerta formativa che l’Unibas starebbe strutturando per i futuri aspiranti medici lucani. In particolare, i dettagli riguarderebbero gli ultimi tre anni del percorso universitario con l’indicazione di un percorso formativo finalizzato alla creazione di medici digitali. Le indicazioni sono contenute nel Regolamento universitario e nella Delibera regionale sul «Parere regionale relativo all’attivazione a decorrere dall’anno accademico 2021 - 2022 del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi della Basilicata».
«Il percorso formativo - viene evidenziato nella delibera regionale - prevede di formare medici dedicati all’attività assistenziale in grado di prendersi cura dei propri pazienti, dotati delle basi scientifiche e della preparazione tecnico - pratica necessarie all’esercizio della formazione medica e della metodologia e cultura necessarie per la pratica della formazione permanente . Il corso di laurea fornirà, in aggiunta, alcune competenze di base che permettano ai futuri medici di comprendere, sfruttare e governare , in modo consapevole, le opportunità che lo sviluppo delle nuove tecnologie sta portando anche all’ambito medico».
Insomma, la preparazione dei futuri medici lucani passerà anche per l’innovazione digitale e sarà finalizzata a rafforzare il sistema universitario lucano ed a soddisfare i fabbisogni «di professionalità medica nel sistema regionale dei servizi sanitari in funzione di un rafforzamento dell’offerta ospedaliera e territoriale ai cittadini».
«Il progetto introduce felicemente elementi di innovazione rispetto alla formazione di base del professionista medico chirurgo, incastrati sulle competenze tecnologiche di supporto alla professione e ciò si coniuga con le opzioni messe in campo con la telemedicina e la sanità digitale» evidenzia ancora la delibera. Insomma, un percorso universitario ben definito, in parte unico nel Sud Italia, finalizzato a formare medici digitali.
Per farlo al meglio, tra l’altro, sarà avviata una collaborazione con altre Università. In particolare, quella di Tor Vergata con cui la Regione ha già stretto, ad inizio anno, un accordo per la realizzazione di un «Health prevention hub» legato alla cura ed alla prevenzione dell’obesità. E, poi, ancora l’Università «Federico II» di Napoli. L’ufficializzazione dell’intesa tra atenei è, quindi, ora il passo successivo verso il nuovo corso di laurea.