Settore balneare
Policoro, la spiaggia sospesa: i lidi balneari lucani rinviano l'apertura
Saremo pronti nel prossimo weekend. Non si può pensare che l’attività prodromica che di solito si fa in due mesi si possa fare in due settimane
POLICORO - Le spiagge dello Ionio lucano rimarranno ancora deserte il 25 maggio, ma, in compenso, quando gli stabilimenti balneari saranno pronti, indicativamente tra la fine di maggio e i principi di giugno, i prezzi dei servizi balneari, da queste parti, rimarranno pressoché invariati. È l’istantanea che immortala il momento particolare che si vive nel Metapontino, dove i quasi 40 chilometri di costa attendono, finalmente, i bagnanti e la loro tintarella. Nessuno riaprirà il 25 maggio, data indicata dalla Regione Basilicata come start per la nuova stagione balneare. «Noi di sicuro non riapriremo in quella data – ha spiegato Francesco Russo, titolare del Lido delle Sirene a Metaponto -. Non si può pensare che l’attività prodromica che di solito si fa in due mesi si possa fare in due settimane. Saremo pronti per il 31 maggio, quindi nel prossimo weekend. Per il resto non abbiamo previsto alcun aumento delle tariffe, pur a fronte, da un lato di spese maggiori per la sanificazione e altri servizi, e, dall’altro, di un numero minore di posti. Al momento non possiamo prevedere, però, se ci sarà una spesa cospicua e imprevista. In ogni caso, ripartiamo con le stesse tariffe dell’anno scorso». Appena più a sud, a Marina di Pisticci, a sentire Angelo Chianta, titolare dell’Oasi Beach Club, il discorso non cambia. «Aprire domani? Non penso proprio. Non tanto per una questione di preparazione, visto che siamo a buon punto. Il problema è che dobbiamo prima capire cosa intende fare la Regione per coloro che vengono da fuori: se gli si impone la quarantena per 14 giorni e, magari, hanno a disposizione una settimana di ferie, che senso ha? I prezzi andrebbero sicuramente ritoccati per una questione di convenienza, viste le maggiori spese e l’offerta inferiore. Ma dal punto di vista del marketing non ha senso farlo.
Pertanto, i nostri prezzi saranno esattamente come quello dell’anno scorso». Anche a Scanzano Jonico la situazione non cambia. Giuseppe Ferrara, manager del Lido Sabbia d’oro, infatti, ha reso noto che «i prezzi saranno bloccati: abbiamo una clientela fedele da anni e non ci piace farle trovare prezzi maggiorati. Sul fronte del distanziamento noi siamo già in regola da anni: la distanza tra i nostri ombrelloni, infatti, è sempre stata di 12 metri. Dunque, per noi non cambia nulla. Apriremo sicuramente agli inizi di giugno». Pier Maria Tarsia, presidente di «Policoro Turistica», che annovera sia titolari di chioschi che di stabilimenti balneari, e proprietario dello Swami Beach Club, ha spiegato: «A Policoro oltre la metà degli stabilimenti balneari aprirà nel prossimo weekend. Anche se, sul fronte del distanziamento, eravamo già in regola, abbiamo preferito aumentare la distanza per dare tranquillità ai clienti. I prezzi? Io ho chiesto un aumento, come qualche altro mio collega, e devo dire che la gente ha capito le motivazioni. Personalmente ho dovuto eliminare 70 ombrelloni e, in più, ogni sera ci tocca igienizzarla. Per noi è un bel costo. Saremo pronti per il prossimo weekend». A Rotondella, infine, uno dei proprietari del «Rotò Beach», Marcello Maffia, ha spiegato: «Le nuove disposizioni ci limitano nell’offerta degli ombrelloni, ma non aumentiamo i prezzi anche perché sappiamo che la gente è in difficoltà e ha meno disponibilità economica. La nostra spiaggia è grande e, dal punto di vista dello spazio, non avremo difficoltà. L’apertura? Non prima di giugno».