Periferie dimenticate

Matera, «Quel fabbricato accolga la Casa delle associazioni»

Donato Mastrangelo

Parco Integrato, richiesta al Comune per la gestione della struttura

MATERA - Il “parco dei desideri”, il cui progetto fu partorito negli anni Novanta, continua a giacere nell’abbandono e nell’incuria. Un pugno nello stomaco per l’area del Parco Integrato di Serra Rifusa, di fatto rimasta un’opera incompiuta con buona pace per la rigenerazione delle periferie e sperpero di denaro pubblico. Ora l’ennesima richiesta alla istituzione locale per mettere a valore la zona, giunge dalla associazioni del volontariato.

A tal proposito una richiesta al Comune per utilizzare i locali e l’area del Parco Integrato di Serra Rifusa è stata promossa dal Comitato di quartiere di Serra Rifusa condivisa da numerose associazioni di volontariato della città, raggruppate dal Coordinamento socio sanitario e con il supporto del Csv, il Centro servizi volontariato della Basilicata.
La proposta è stata formalizzato attraverso una lettera indirizzata al sindaco Raffaello De Ruggieri e agli assessori all’Urbanistica e al Patrimonio. Nella missiva le associazioni chiedono che «l’Amministrazione comunale avvii, nel più breve tempo possibile, una valutazione relativa al completamento dei lavori e alla successiva gestione dell’area relativa alle strutture presenti nel Parco Integrato di Serra Rifusa. Le associazioni, inoltre, fanno presente «di essere interessate a partecipare alla progettazione e anche all’affidamento dell’area (nei limiti e nelle modalità previste dalla legge) che potrebbe diventare un’area con finalità sociali-sportive e aggregative di grande valore per tutta la città».

Oltre al Comitato di quartiere di Serra Rifusa, rappresentato da Carmenio Santeramo, che già in passato ha posto l’accento sull’importanza della riqualificazione dell’area periferica a nord della città, hanno aderito all’iniziativa il Coordinamento socio-sanitario, l’associazione provinciale diabetici, Amasam, Globus onlus, Libermedia, Sassi e Murgia, Unitep, l’associazione Campeggiatori Matera, l’Uisp regionale di Basilicata, Matera Camper Club, Fotoclub Matera, Real Team Matera, Associazione Trekking Falco Naumanni, Italia Nostra, Matera Cammina e l’associazione Maestri del Lavoro.

In passato il Comitato di quartiere di Serra Rifusa ha chiesto il recupero dell’area destinata a rappresentere un polo di aggregazione sociale e culturale per il rione e le zone residenziali “Acquarium”, “L’Arco” e “Giada”.
Nel corso degli anni l’opera è stata riappaltata a più riprese ma sempre a singhiozzo contenziosi e lungaggini burocratiche.
Il fabbricato antistante la collinetta di Serra Rifusa, disposto su tre livelli di oltre 2 mila metri quadrati, avrebbe dovuto ospitare i servizi per la piscina olimpionica situata all’esterno, un bar, sale giochi nel piano interrato e ancora palestre per l’atletica con servizi annessi. Previsto anche area parcheggio, pista da footing, campi di gioco all’aperto. Il fabbricato adesso giace nel degrado ed è preda di atti vandalici al suo interno. «Il patrimonio pubblico è in preda al degrado. Recuperandolo daremmo valore al bene come», dichiara Santeramo.

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