CASTRO - Si è chiuso con una condanna a sei anni il processo a carico di Anna Maria Frisullo, l’ex direttrice delle poste di Castro, accusata di aver sottratto quasi 250mila euro dai conti di una ventina di correntisti.
La sentenza è stata emessa in abbreviato dal gup Vincenzo Brancato che si è allineato con la richiesta del pubblico ministero Giovanni Gagliotta. L’imputata, 54enne originaria di Diso, è stata condannata con le accuse di peculato, furto aggravato, truffa e falso materiale. Il dispositivo della sentenza contempla anche un risarcimento danni dell’ex direttrice e di Poste Italiane (citata come responsabile civile) per 14 dei complessivi 21 correntisti che si sono costituiti parte civile assistiti, tra gli altri, dagli avvocati Luigi Fersini, Dimitry Conte e Luigi Urso. Le indagini sono state condotte dagli ufficiali della squadra contro i reati nella pubblica amministrazione della sezione di pg della polizia. Le anomalie sono venute a galla grazie alle segnalazioni di alcuni cittadini. Gli ammanchi risalgono al 2015. L’ex direttrice (licenziata da tempo) era accusata di aver sottratto 26mila euro dalla cassaforte dell’ufficio postale e 46mila euro dal cassetto automatico. L’imputata avrebbe trattenuto i libretti di una cliente effettuando quattro prelievi di denaro per un importo di circa 12mila euro. Gli accertamenti di natura economica sono stati lunghi e complessi. Gli investigatori sono riusciti a risalire ai movimenti e ai flussi di denaro sospetti con acquisizioni di documentazione estese anche nell’ufficio postale, che non hanno ravvisato complicità. L’imputata era assistita dall’avvocato Fritz Massa. Le motivazioni della sentenza saranno depositate nei prossimi 90 giorni. Subito dopo, la difesa presenterà Appello.
Castro, sei anni di carcere

Previsto un risarcimento ai danni di 14 correntisti. La donna avrebbe sottratto 250mila euro
Sabato 06 Maggio 2017, 12:43