L'allarme

Lecce, i lavoratori della Sgm in rivolta: autobus a rischio per le festività

Gaetano Gorgoni

Alla base della protesta c’è il potenziamento del servizio deciso dal Comune per il periodo delle feste. I sindacati: «Turni insostenibili». La società: «Accuse infondate»

Sale la tensione in Sgm, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico locale e i parcheggi pubblici a Lecce. I sindacati di categoria Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e Ugl hanno proclamato lo stato di agitazione e avviato le cosiddette “procedure di raffreddamento”, il primo passo formale prima di eventuali scioperi (che metterebbero a rischio la mobilità pubblica proprio nel periodo natalizio), per contestare le modifiche ai turni di lavoro previste durante le festività natalizie, dal 21 dicembre 2025 al 6 gennaio 2026. Una decisione che, secondo le organizzazioni dei lavoratori, sarebbe stata presa dall’azienda senza un confronto vero e senza rispettare gli accordi già esistenti.

Alla base della protesta c’è il potenziamento del servizio deciso dal Comune di Lecce per il periodo delle feste. Un aumento delle corse che, per i sindacati, non può tradursi automaticamente in più carichi di lavoro per il personale, soprattutto se l’organizzazione dei turni viene cambiata senza un accordo. Le sigle denunciano di non aver ricevuto per tempo i nuovi orari di servizio e di non essere state messe nelle condizioni di discuterli prima dell’avvio. Temono inoltre che ai lavoratori vengano chiesti più straordinari, che ferie e permessi possano essere bloccati e che le rotazioni abituali vengano stravolte.

A rendere la situazione ancora più delicata, secondo i sindacati, è la carenza di personale: negli ultimi mesi ci sono state dimissioni e lunghe assenze per malattia che non sarebbero state adeguatamente compensate con nuove assunzioni. In questo contesto, aumentare il servizio senza rinforzare l’organico significherebbe, a loro giudizio, scaricare tutto il peso sui lavoratori rimasti. Per questo è stata chiesta la sospensione immediata dei nuovi turni e l’apertura di un confronto corretto, coinvolgendo anche Prefetto e Comune.

«Abbiamo agito per tutelare sia i lavoratori sia la qualità del servizio pubblico», affermano i segretari territoriali Fabrizio Giordano (Filt-Cgil), Pierdonato Ligori (Fit-Cisl), Francesco Demarindis (Uiltrasporti), Antonio Rizzini (Faisa-Cisal) e Dario Loporchio (Ugl Lecce), sottolineando che non è accettabile pagare con sacrifici unilaterali problemi organizzativi irrisolti. «In mancanza di risposte - avvertono - non sono escluse ulteriori iniziative».

Di tutt’altro avviso la posizione della società partecipata del Comune. Il presidente Damiano D’Autilia respinge le accuse e parla di ricostruzioni non corrispondenti al vero. L’azienda ricorda di avere l’obbligo di garantire il servizio previsto dal contratto con il Comune e di dover applicare la delibera comunale che disciplina il trasporto nel periodo natalizio. E che il confronto con i sindacati sui turni si è svolto regolarmente il 16 dicembre, dopo una convocazione tempestiva, e che la normativa prevede solo un esame insieme, non un accordo formale. D’Autilia nega anche che ci sia stato un blocco indiscriminato di ferie e permessi, precisando che ogni richiesta deve essere valutata tenendo conto delle esigenze del servizio. Allo stesso modo, vengono definite infondate le accuse su «straordinari forzati e mancate assunzioni», assicurando che l’azienda rispetta le leggi e ha già avviato procedure per inserire nuovo personale.

Sgm ribadisce, quindi, la correttezza del proprio operato e auspica che il clima di tensione si stemperi rapidamente. Resta però uno scontro aperto che, alla vigilia delle feste, rischia di avere ripercussioni non solo sui lavoratori, ma anche sugli utenti del trasporto pubblico leccese.

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