Viabilità
Lecce, semafori in tilt da giorni: è caos in viale Grassi
Traffico «autogestito» e crisi di nervi all’incrocio per Monteroni
Lo spirito natalizio dei leccesi fatica a trovare spazio tra strade in manutenzione perenne, cantieri infiniti, strisce blu che si allungano fino alle periferie e commercianti sul piede di guerra.
E nessuno si augurava che al quadro già critico della viabilità in città si aggiungesse qualche altro disservizio, come ad esempio un intero incrocio, fondamentale per il traffico cittadino, da giorni completamente nel caos, perché i semafori sono fuori uso e gli automobilisti non hanno neanche il conforto delle luci arancioni a lampeggiare. Neanche per i pedoni.
Si tratta dell’imponente incrocio, meglio dire quadrivio, tra viale Grassi e via Monteroni, percorso ogni giorno da centinaia di mezzi: i bus cittadini che trasportano gli studenti universitari al campus Ecotekne e ritorno; i bus extraurbani della Cotrap per Veglie, Leverano, Monteroni e oltre; mezzi pesanti di ogni tipo: camion, autoarticolati e furgoni che trasportano carichi. Di tutto, insomma.
L’incrocio è lo snodo fondamentale che collega la città tra centro e periferia, dalla bretella di viale della Repubblica a via Vecchia Carmiano e Villa Convento, per arrivare poi agli svincoli della statale per Brindisi, ma anche per proseguire su viale Grassi e raggiungere i diversi accessi per la tangenziale. E poi l’arrivo a Monteroni, preceduto dalle importanti fermate in diversi istituti di cura, gli edifici universitari periferici, le caserme, e infine l’unica via diretta, anche per i mezzi pesanti, per arrivare su via Leuca, gravata di recente dai malfunzionamenti del casello di via Dell’Abate.
Poco prima di mezzogiorno si sentono solo i clacson e le urla di automobilisti in preda a una crisi di nervi, ma all’ora di punta, tra le 12.30 e le 13.30 di ieri, quando un nuovo temporale si abbatte sulla città, è un vero caos tra frenate improvvise, imprecazioni, gestacci, nervosismo, risate isteriche. E, puntualmente, gravi incidenti sfiorati per un pelo, che a vederli viene un senso di vertigine.
Dalla Farmacia Minerva arriva rassegnazione: ci raccontano di una situazione che si protrae almeno da una settimana, quando ci sono stati dei lavori che sono poi proseguiti subito più avanti. Ma i semafori non hanno più dato segni di vita e di vigili o polizia a gestire il traffico nemmeno l’ombra.
Al Bar Stop le reazioni sono tra i risolini e la rassegnazione: «Non si risolve niente, è un casino. Ed è pericoloso» dicono gli avventori, come se fosse una cosa ordinaria. Chiediamo al personale se qualcuno ha mai chiamato i vigili: «Come no, dicono che vengono, ma noi non abbiamo mai visto nessuno in questi giorni». Nemmeno nelle ore di punta, come possiamo confermare di persona. In una mezza periferia, a poca distanza dal centro storico, dove si potrebbero immaginare parcheggi e interscambi, e si vedono invece soltanto distese di asfalto, predominano rassegnazione e ironia. Non arrivano neanche le luci della festa di Natale.