istruzione
Identità di genere, Unisalento lancia la «carriera alias»: agli esami niente più documenti, solo badge con cognome e foto
Il badge virtuale garantisce il diritto alla riservatezza a studenti e studentesse in transizione di genere o che non si riconoscano nel genere riportato dai documenti di identità ufficiali
L’Università del Salento avvia la carriera alias. Il termine “carriera alias” indica le modalità con cui alcune istituzioni colmano una lacuna della normativa italiana, garantendo il diritto alla riservatezza a studenti e studentesse in transizione di genere o che non si riconoscano nel genere riportato dai documenti di identità ufficiali, con l’obiettivo di tutelare il loro benessere riducendo il possibile disagio legato all’uso di un nome anagrafico non conforme alla propria identità di genere.
UniSalento ha approvato l’istituto della carriera alias già nel 2022 definendo una procedura a tutela della riservatezza dell’identità di genere di tutta la componente studentesca, identità che include anche scelte non binarie. La procedura ha richiesto un notevole lavoro per cambiare il software relativo alla gestione delle carriere studentesche e prende l’avvio oggi con i primi passi di implementazione, presentati in Senato accademico il 23 settembre scorso.
Gli studenti e le studentesse devono possedere il badge elettronico sul quale saranno riportati foto, cognome, numero di matricola, Dipartimento di afferenza: i docenti, in sede di appello d’esame, non dovranno più richiedere la carta d’identità o altri documenti di identificazione oltre al badge virtuale, cui hanno diritto tutti gli studenti e le studentesse che hanno una carriera in corso, non ancora chiusa.
In sede di appello lo studente o la studentessa mostrerà il proprio badge virtuale e il o la docente potrà effettuare il riconoscimento con la foto e, utilizzando la matricola ed il cognome, lo potrà associare al candidato o alla candidata dell’appello d’esame che sta gestendo. I procedimenti interessati da questo rafforzamento dell’istituto carriera alias, quindi, sono: la gestione degli appelli e la verbalizzazione on line degli esami di profitto sul sistema ESSE3, la gestione degli appelli e la rilevazione delle frequenze sull’App MyUniSalento.
Per gli studenti e le studentesse italiani, sarà necessario collegarsi ad Esse3 e caricare la propria foto. Per fare ciò, lo studente o la studentessa deve aver fatto almeno una volta l’accesso al sistema tramite SPID o CIE in modo da assicurare la corretta identità del soggetto. La foto viene analizzata dal personale di segreteria che, se la ritiene valida, procede con l’approvazione. Il badge verrà creato in automatico e visualizzato sull’App. All’emissione del badge viene inviata una comunicazione ad hoc allo studente o alla studentessa anche tramite messaggio su AppIO. Al termine della carriera (per qualsiasi ragione: conseguimento titolo, trasferimento in uscita, rinuncia, ecc…) il badge viene automaticamente annullato e non sarà più visualizzabile nell’App.
«La carriera alias rappresenta uno strumento fondamentale per garantire il rispetto dell’identità di genere di ogni studente e contribuisce a promuovere un ambiente inclusivo, sereno e rispettoso della persona» dice la delegata alle Politiche di genere, Anna Maria Cherubini. «L’Università continua nel suo impegno a tutelare la dignità e il benessere psicologico della sua comunità, offrendo percorsi che valorizzino la diversità e contrastino ogni forma di discriminazione. La nostra carriera alias apre a tutta la componente studentesca la possibilità di usare un nome di elezione e vivere coerentemente con la propria identità, senza dover fare alcuna richiesta formale e senza rischiare disagi legati ai tempi burocratici richiesti da un eventuale cambiamento anagrafico».
UniSalento ha approvato l’istituto della carriera alias già nel 2022 definendo una procedura a tutela della riservatezza dell’identità di genere di tutta la componente studentesca, identità che include anche scelte non binarie. La procedura ha richiesto un notevole lavoro per cambiare il software relativo alla gestione delle carriere studentesche e prende l’avvio oggi con i primi passi di implementazione, presentati in Senato accademico il 23 settembre scorso.
Gli studenti e le studentesse devono possedere il badge elettronico sul quale saranno riportati foto, cognome, numero di matricola, Dipartimento di afferenza: i docenti, in sede di appello d’esame, non dovranno più richiedere la carta d’identità o altri documenti di identificazione oltre al badge virtuale, cui hanno diritto tutti gli studenti e le studentesse che hanno una carriera in corso, non ancora chiusa.
In sede di appello lo studente o la studentessa mostrerà il proprio badge virtuale e il o la docente potrà effettuare il riconoscimento con la foto e, utilizzando la matricola ed il cognome, lo potrà associare al candidato o alla candidata dell’appello d’esame che sta gestendo. I procedimenti interessati da questo rafforzamento dell’istituto carriera alias, quindi, sono: la gestione degli appelli e la verbalizzazione on line degli esami di profitto sul sistema ESSE3, la gestione degli appelli e la rilevazione delle frequenze sull’App MyUniSalento.
Per gli studenti e le studentesse italiani, sarà necessario collegarsi ad Esse3 e caricare la propria foto. Per fare ciò, lo studente o la studentessa deve aver fatto almeno una volta l’accesso al sistema tramite SPID o CIE in modo da assicurare la corretta identità del soggetto. La foto viene analizzata dal personale di segreteria che, se la ritiene valida, procede con l’approvazione. Il badge verrà creato in automatico e visualizzato sull’App. All’emissione del badge viene inviata una comunicazione ad hoc allo studente o alla studentessa anche tramite messaggio su AppIO. Al termine della carriera (per qualsiasi ragione: conseguimento titolo, trasferimento in uscita, rinuncia, ecc…) il badge viene automaticamente annullato e non sarà più visualizzabile nell’App.
«La carriera alias rappresenta uno strumento fondamentale per garantire il rispetto dell’identità di genere di ogni studente e contribuisce a promuovere un ambiente inclusivo, sereno e rispettoso della persona» dice la delegata alle Politiche di genere, Anna Maria Cherubini. «L’Università continua nel suo impegno a tutelare la dignità e il benessere psicologico della sua comunità, offrendo percorsi che valorizzino la diversità e contrastino ogni forma di discriminazione. La nostra carriera alias apre a tutta la componente studentesca la possibilità di usare un nome di elezione e vivere coerentemente con la propria identità, senza dover fare alcuna richiesta formale e senza rischiare disagi legati ai tempi burocratici richiesti da un eventuale cambiamento anagrafico».