Mercoledì 12 Novembre 2025 | 16:34

Lecce, numeri giusti nella partita salvezza

Lecce, numeri giusti nella partita salvezza

 
Antonio Calò

Reporter:

Antonio Calò

Lecce, numeri giusti nella partita salvezza

Il confronto con gli anni passati fa coraggio a Di Francesco

Mercoledì 12 Novembre 2025, 15:07

Nel confronto con i risultati ottenuti nelle precedenti tre stagioni disputate in massima serie dal Lecce e concluse con altrettante salvezze, i 10 punti messi in cassaforte nell’annata in corso collocano la formazione allenata da Eusebio Di Francesco davanti alla squadra del 2022/2023 (diretta da Marco Baroni) ed a quella del 2024/2025 (guidata da Luca Gotti, avvicendato da Marco Giampaolo dopo il dodicesimo turno), che di punti ne hanno ottenuti 8. Di contro, il team che sta disputando il campionato 2025/2026 si è comportato peggio, nel medesimo scorcio di torneo, rispetto a quello del 2023/2024 (gestito da Roberto D’Aversa nei primi ventotto match ed in seguito da Gotti), che di punti ne ha conquistati 13.

Per quel che riguarda le reti fatte e subite, analizzando i dati relativi alle stesse stagioni, il Lecce più prolifico è stato quello del 2023/2024, con 11 centri, seguito da quello del 2022/2023 con 9 e da quello attuale con 8. La formazione della scorsa annata, nei primi undici turni, ha realizzato appena 4 gol. Relativamente alle reti incassate, invece, con 14, il Lecce attuale ha il medesimo score di quelli del 2022/2023 e del 2023/2024, mentre il complesso dello scorso anno ne ha subiti 20.

Estendendo il confronto ai tornei di massima serie disputati dalla società di via colonnello Costadura da quando si assegnano 3 punti a vittoria, ovvero dal 1994/1995, la squadra che si è comportata meglio in quanto a punti incamerati nelle prime undici giornate è, con 16, quella diretta da Zdenek Zeman nel 2004/2005, che per buona parte del girone di andata ha fatto sognare i tifosi, tanto da fare vagheggiare alla piazza di potere lottare per l’ammissione alle coppe europee. In seguito, c’è stato un ridimensionamento dei risultati, che hanno comunque portato ad una permanenza tranquilla.

Seguono, in questa speciale graduatoria, il Lecce del 1999/2000 (Alberto Cavasin trainer, salvo), con 14, quello già citato del 2023/2024 (D’Aversa, salvo), con 13, quelli del 2000/2001 (tecnico Cavasin, salvo), del 2001/2002 (Cavasin in panchina per venti turni, retrocesso), del 2008/2009 (Mario Beretta alla guida del team per ventisette giornate, retrocesso) e del 2010/2011 (Gigi De Canio allenatore, salvo). A quota 10 lunghezze sono attestate la formazione attuale e quelle del 1997/1998 (Cesare Prandelli tecnico, out dopo diciotto match, retrocesso) e del 2019/2020 (allenatore Fabio Liverani, retrocesso dopo la lunga interruzione causata dalla pandemia da covid-19 e terminato a porte chiuse, per di più con un cammino a tappe forzate). A quota 8 figurano le già citate compagini del 2022/2023 (Baroni, salvo) e del 2024/2025 (Gotti, salvo) e quelle del 2003/2004 (sotto la direzione di Delio Rossi, salvo) e del 2011/2012 (Di Francesco trainer, esonerato dopo quattordici partite, retrocesso). Disastroso il rendimento della formazione del 2005/2006 (Angelo Gregucci “direttore d’orchestra” per cinque turni e poi Silvio Baldini, a sua volta avvicendato alla ventunesima, retrocesso), che di punti, nelle prime undici sfide, ne ha raggranellati 4.

Il Lecce che ha segnato più gol nella fase di campionato presa in esame e nelle stagioni oggetto dell’analisi è, ma non potevano esserci dubbi, quello del 2004/2005, sotto la guida di Zeman. Ben 24 le reti realizzate, roba da top team. Subito dietro, ma a distanza nettissima, gli schieramenti del 2001/2002 (Cavasin) e del 2019/2020 (Liverani), con 13 gol.

La compagine con la prima linea più asfittica è quella della passata stagione (Gotti), che ha messo dentro la miseria di 4 centri. Male, con 5 marcature all’attivo, anche il complesso del 2005/2006 (Gregucci). Quindi il Lecce attuale e quello del 2010/2011 (De Canio), a quota 8. Ma va detto che, nei campionati dei quali stiamo parlando, fatta eccezione per i punti di massimo e di minimo, la forbice delle reti realizzate è compresa tra 8 e 13.

L’undici con la difesa più ermetica è quello del 2008/2009 (Beretta), con 12, con a ruota, a quota 14, quello attuale e quelli del 2022/2023 (Baroni) e del 2023/2024 (D’Aversa).

La squadra con la retroguardia colabrodo, sempre in relazione alle prime undici giornate, è quella del 2003/2004 (Rossi), che ha subito 24 reti. Ventuno ne hanno incassate lo schieramento del 2005/2006 (Gregucci/Baldini) e quello del 2019/2020 (Liverani). Venti i palloni raccolti dal fondo della propria porta dalle le compagini del 1997/1998 (Prandelli), del 1999/2000 (Cavasin), del 2004/2005 (Zeman), del 2011/2012 (Di Francesco) e del 2024/2025 (Gotti).

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)