È partito il censimento degli autovelox: il Ministero dei Trasporti ha reso operativa la piattaforma telematica attraverso la quale Comuni ed enti locali dovranno comunicare localizzazione, conformità, modello e omologazione degli apparecchi.
«Si tratta di un vero e proprio obbligo per le amministrazioni locali che avranno 60 giorni di tempo per fornire le informazioni richieste, chi non lo farà non potrà utilizzare gli autovelox - ha chiarito Antonio Rotundo, presidente della Commissione Controllo XI del Comune di Lecce - Il decreto specifica infatti che la comunicazione dei dati è condizione necessaria per il legittimo utilizzo dei dispositivi».
Un’operazione trasparenza importante per fare chiarezza in un momento in cui le multe annullate dai giudici di pace fanno crescere i debiti fuori bilancio del Comune.
Infatti, l’annuncio coincide con un momento delicato per l’amministrazione cittadina: proprio lunedì, durante la seduta della Commissione controllo, si è discusso dell’illegittimità delle multe elevate con i dispositivi installati sulla tangenziale est.
Secondo la giurisprudenza, gli autovelox approvati dal Ministero non possono essere considerati omologati e questo ha già portato diversi giudici ad annullare verbali condannando il Comune al pagamento delle spese, come ha ricordato più volte Rotundo.
I numeri parlano chiaro: su 100 verbali, il 40 per cento viene pagato, un altro 40 per cento viene impugnato con successo e il restante 20 per cento resta insoluto.
Il comandante della polizia locale, Donato Zacheo, è stato convocato per dare la sua versione in Commissione lunedì.
Ora il Comune dovrà trasmettere i dati richiesti dal Ministero, ma al tempo stesso fare i conti con centinaia di sanzioni a rischio annullamento e con il peso economico di un contenzioso che continua a crescere. [G.Gorg.]