Territorio
Cinquanta sindaci a sostegno di Galatina Capitale della Cultura
La sottoscrizione del documento, che è avvenuta venerdì scorso nel chiostro del Palazzo della cultura, rappresenta l’inizio di un percorso condiviso
Un patto fra 50 Comuni per sostenere la candidatura di Galatina a Capitale italiana della Cultura 2028. La sottoscrizione del documento, che è avvenuta venerdì scorso nel chiostro del Palazzo della cultura, rappresenta l’inizio di un percorso condiviso di valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale, di innovazione sociale e di sviluppo di nuovi modelli economici legati alle industrie creative e turistiche.
Alla cerimonia di sottoscrizione erano presenti i sindaci di diversi Comuni salentini accolti dal primo cittadino di Galatina Fabio Vergine e dalla vicesindaco Grazia Anselmi.
L’idea di presentare la candidatura della città è nata alcuni mesi fa dall’amministrazione comunale che ha deciso di avviare un percorso che si concluderà con la realizzazione di un progetto ben articolato per supportarla. Nel corso della manifestazione di venerdì scorso i sindaci hanno espresso la volontà di mettere al centro della progettazione la cultura come “bene essenziale e motore di sviluppo per centrare gli obiettivi dell’Agenda 2030”. Il Patto rappresenta quindi un luogo di incontro e di partecipazione attiva dei Comuni attraverso i tavoli di co-progettazione. Tra le iniziative proposte, un concorso di idee rivolto al territorio intercomunale per il coinvolgimento di cittadini ed associazioni. «La firma di questo Patto - commenta dice la vicesindaco Maria Grazia Anselmi - rappresenta una scelta di comunità. Il Patto fra Comuni è la testimonianza che il Salento sa unirsi intorno ad un obiettivo comune, trasformando la cultura in una forza capace di generare sviluppo, coesione e futuro».
Per il sindaco Fabio Vergine, la cultura «diventa un ponte fra i luoghi e le persone, radice ed orizzonte di un Salento accogliente e creativo che si candida ad essere protagonista della scena culturale nazionale».