Mercoledì 24 Settembre 2025 | 22:47

Crimini sull’arenile, a Melendugno anche minorenni «in nero» al noleggio di ombrelloni

 
fabiana pacella

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fabiana pacella

Crimini sull’arenile, a Melendugno anche lavoratori minorenni «in nero» al noleggio di ombrelloni

C’è un esercito di uomini e donne, di adulti e minori, stranieri e italiani, tutti nella stessa maniera sfruttati dalle mani vigliacche di una criminalità organizzata

Martedì 05 Agosto 2025, 09:40

10:05

Una lotta senza quartiere, un segnale chiaro lanciato alla criminalità organizzata che sfrutta vite a nastro. Minori come adulti, stranieri come italiani. E li fomenta, gettando benzina sul fuoco della guerra tra poveri, per non creare alleanze.

Contro quella piovra tentacolare le forze dell’ordine, a Lecce e provincia, hanno aperto l’offensiva, come anticipato nelle tappe del nostro viaggio tra luci e ombre sulle coste di Puglia.

I bollettini che segnano punti a favore dello Stato, raccontano con la precisione matematica dei numeri che, nell’area delle marine di Melendugno (Lecce), il pool interforze ha messo fine all’attività di un esercente l’attività di noleggio di ombrelloni e lettini andando ben oltre quanto consentito dalle autorizzazioni previste. Non solo, e qui si ritorna al mare magnum dello sfruttamento e dell’illegalità diffusa che passa per consuetudine metabolizzata, l’uomo aveva lavoratori in nero, tra cui minori.

Sono stati sequestrati ombrelloni e lettini riconducibili «a una figura legata ad un sodalizio criminale locale», spiegano dalla cabina di regia, e «continua l’attività di controllo per ripristinare la legalità, con servizi straordinari ad alto impatto, una strategia unitaria e coordinata che vede forze di polizia, capitanerie di porto , reparto navale della gdf , polizie locali, polizia provinciale, asl , ispettorato del lavoro, Spesal , e gli stessi titolari di stabilimenti balneari che finalmente denunciano», continuano dalla prefettura.

Quella denuncia, quella fiducia, che sono fondamentali nel raggiungimento di un risultato comune e condiviso e che produce effetti positivi a cascata, invertendo dunque una rotta in pericolosa deriva.

Sulla vicenda in questione è intervenuto il sindaco di Melendugno, procedendo con la sospensione della licenza e contestualmente il responsabile del SUAP, predisponendo un’ordinanza interdittiva per le attività di noleggio e di commercio nelle aree interessate.

Abusiva anche l’attività di un uomo che gestisce un’area camper in territorio di Roca. Passo passo, palmo a palmo nell’ottica di un effetto domino che produca emulazione, ma in senso positivo.

E guai a gettarla in caciara con la polemica dell’odio razziale. Qui la geografia e l’origine delle persone coinvolte non c’entra. Ed è fin troppo sbiadita anche l’immagine dello straniero che vende ricordini in spiaggia per tirare a campare. C’è un esercito di uomini e donne, di adulti e minori, stranieri e italiani, tutti nella stessa maniera sfruttati, strozzati “armati”, dalle mani vigliacche di una criminalità organizzata – per lo più italiana! - che si nasconde all’ombra della loro disperazione e del nostro senso di pietà. Ed è a quella che va dichiarata guerra.

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