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Dalla Libia fascista al ritorno forzato in Italia: la storia della comunità uggianese nello «Scrigno della memoria»

Dalla Libia fascista al ritorno forzato in Italia: la storia della comunità uggianese nello «Scrigno della memoria»

 
Toti Bellone

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Toti Bellone

Dalla Libia fascista al ritorno forzato in Italia: la storia della comunità uggianese nello «Scrigno della memoria»

Grazie al figlio Clemente, l’opera giovanile dell’insegnante Mario Leo diventa un libro che custodisce vite, immagini e memorie di un’epoca dimenticata. Presentazione in piazza giovedì 31 luglio

Martedì 29 Luglio 2025, 12:30

Il padre Mario, insegnante di Scuola Elementare, gli lascia in eredità un manoscritto fatto di appunti presi in età giovanile, e dopo averlo messo in bella copia e corredato di 108 tra foto ed immagini in bianco e nero, il figlio lo pubblica. Nasce così, e col ricorso a Youcanprint, “Lo scrigno della memoria”, di Clemente Leo, avvocato nativo di Uggiano la Chiesa, appassionato di Storia e Cultura del Salento. E che scrigno, se è vero come è vero, che contiene la storia del vissuto quotidiano di una folta comunità uggianese, un centinaio di persone, molte delle quali imparentate fra loro perché appartenenti a cinque famiglie Leo. Una comunità trapiantata a Bengasi, nel territorio coloniale della cosiddetta “Quarta sponda” (l’espressione, coniata in Epoca Fascista, indica la sponda africana, in aggiunta alle italiane di Adriatico, Tirreno e Jonio, ndr), fra il giugno del 1932 ed il  febbraio del 1941, quando la permanenza si concluse tragicamente coi bombardamenti aerei notturni durati mesi, prima della fuga definitiva a causa della prima invasione inglese della Cirenaica. Ma è anche la storia dell'abbandono di ogni speranza di vita migliore e di un vissuto drammatico degli stessi profughi, fatto di pericoli e stenti di vita grama, durati diversi anni anche dopo il ritorno in Italia, sullo sfondo degli svaghi e degli hobbies per rendere meno triste la propria esistenza.
Il libro, reso possibile dal sostegno dell’Amministrazione comunale, verrà presentato la sera di giovedì 31 luglio alle ore 20.30, nella piazza di Uggiano la Chiesa. Dopo i saluti del sindaco Andrea De Paola, sono previsti gli interventi del docente di Storia Moderna e di Storia Sociale dei Media dell’Università del Salento, nonché presidente della Società di Storia Patria di Lecce, Mario Oronzo Spedicato, e per la Società di Storia Patria di Puglia, di Giuseppe Caramuscio e Luca Sisinni.
Pur avendolo curato in ogni dettaglio, e per quanto attiene alle immagini, con particolare attenzione (oltre alle foto dei personaggi, le immagini sono di cartoline, lettere, spartiti musicali ed oggetti), Clemente Leo ha doverosamente lasciato la paternità del volume al padre, tanto è vero, che in copertina, accanto alla significativa frase: “la memoria non è soltanto un dovere verso chi ha vissuto sofferenze inenarrabili, ma un patrimonio da proteggere e trasmettere”, “Lo scrigno della memoria” reca i suoi nome e cognome: Mario Leo, appunto.
Nella foto del palermitano Gaetano Nascia, al centro il figlio Edoardo Nascia, ed a destra, Mario Leo. Con il terzo giovane, Orazio Livelli, siciliano, erano addetti ad una postazione contraerea
Il maestro di musica Adamo Nachira ed il saxofonista Ciccio Leo, che in piazza del Re a Bengasi, allietavano i clienti dell’albergo Italia
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