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Addio a Giuseppe Albahari, storico corrispondente da Gallipoli della «Gazzetta». Oggi alle 18 i funerali. Il cordoglio del sindaco Minerva

 
Redazione online

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Addio a Giuseppe Albahari, storico corrispondente da Gallipoli della Gazzetta. Oggi alle 18 i funerali

Le sue cronache quotidiane per il nostro giornale sono iniziate nel lontano 1979 e oggi diventano preziose testimonianze per ricostruire l'evoluzione della Città Bella nel corso degli anni

Lunedì 21 Luglio 2025, 02:21

14:33

Si è spento ieri sera, all'età di 79 anni, Giuseppe Albahari, storico corrispondente da Gallipoli della Gazzetta del Mezzogiorno. Le sue cronache quotidiane per il nostro giornale sono iniziate nel lontano 1979 e oggi diventano preziose testimonianze per ricostruire l'evoluzione della Città Bella nel corso degli anni.Giuseppe Albahari è stato anche funzionario della Asl e, tra i vari ruoli, ha ricoperto quello di responsabile dell'ufficio tecnico dell'ospedale "Sacro Cuore di Gesù" di Gallipoli.
È stato inoltre scrittore e operatore culturale, impegnato nella salvaguardia della memoria e delle tradizioni salentine, e in particolare della "sua" Gallipoli, con opere che spaziano dai racconti, ai saggi, ai libri d’arte. Direttore della rivista trimestrale "Puglia & Mare", è stato anche ideatore e organizzatore della "Settimana della Cultura del Mare", evento di marketing territoriale, turistico e culturale che si tiene a Gallipoli, in collaborazione con l’amministrazione comunale e l’Università del Salento.
I funerali si terranno oggi alle ore 18 nella chiesa di Sant'Antonio da Padova in via Arene. 

Ai figli di Giuseppe, Maurizio e Daniele, le condoglianze dei colleghi e amici della Gazzetta del Mezzogiorno.

IL CORDOGLIO DEL SINDACO STEFANO MINERVA

«Con profondo cordoglio, Gallipoli saluta Giuseppe Albahari, giornalista e uomo di cultura che ha raccontato la città con rigore, misura e sensibilità per oltre quattro decenni. Dalle pagine della Gazzetta del Mezzogiorno, dal 1979 fino a pochi giorni fa, ha saputo restituire con lucidità e amore le sfumature della vita cittadina, attraversando con coerenza i grandi cambiamenti del territorio e custodendone la memoria. Ogni giorno, con grande rispetto e profonda cura.

Non ci sono parole per raccontare quello che oggi proviamo. Non è facile restituire, attraverso un solo saluto, tutto ciò che Giuseppe ha donato a questa comunità: la sua presenza costante alle conferenze stampa con il suo taccuino e la sua penna, il suo modo gentile di rispondere presente anche con il silenzio, le parole scelte con attenzione per ogni articolo, l’incoraggiamento al gruppo di lettura “Gallipoli Legge”, l’attenzione generosa verso ogni iniziativa culturale, la dedizione allo studio, alla ricerca, alla narrazione autentica dei luoghi e delle persone.

Con il suo lavoro, Giuseppe ha fatto della cultura una pratica quotidiana e concreta, ha creduto nella parola come strumento di costruzione collettiva, mai come esercizio retorico. Ha saputo raccontare Gallipoli con rispetto e profondità, offrendoci un archivio prezioso fatto di pagine dense di vita, di pensiero e di responsabilità civile.

Gallipoli perde una penna raffinata e una presenza essenziale. Una figura preziosa, un punto di riferimento per intere generazioni. Alla sua famiglia, ai suoi cari, va l’abbraccio sincero dell’Amministrazione Comunale e della città tutta. Ci mancherà il suo sguardo lucido, la sua delicata ironia, il suo grande e costante amore per questa terra. A lui, il nostro grazie, autentico, sentito, indelebile».

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