La partecipata del Comune

Lupiae Servizi, a Lecce il sindaco cambia tutto: «Priorità al verde»

Gaetano Gorgoni

Previsioni rispettate: fuori Pagliaro, al suo posto la maggioranza ha scelto Luca Pasquino. anche Pastore e De Meis nel Cda

La maggioranza Poli Bortone rinnova i vertici della Lupiae servizi con una certa attenzione agli «equilibri politici» interni: nessuna novità rispetto a quello che era emerso nella riunione di maggioranza che si è tenuta al Tiziano una settimana fa. È l’architetto Luca Pasquino, fratello di Andrea, capogruppo di FdI a Palazzo Carafa, il nuovo presidente della società partecipata che si occupa di tutta una serie di servizi pubblici.

Nel consiglio di amministrazione spiccano i nomi dell’avvocata Tiziana Pastore (militante del movimento di Giorgio Pala, Lecce Futura) e la vecchia conoscenza della Lupiae, il pensionato Maurizio De Meis, militante di Io Sud e da sempre vicino al sindaco.

Faranno parte del collegio sindacale il presidente Massimiliano De Leo (figlio dell’ex assessore Ennio), Marco Pezzuto (militante del Movimento Regione Salento), Loredana Fasano (vicina al senatore Marti) e il revisore legale Antonio Alfarano (indicato da Forza Italia).

Il puzzle delle «compensazioni nella maggioranza» ora è quasi completo.

I cinque consiglieri comunali del partito di Giorgia Meloni, che nei giorni scorsi hanno chiesto un loro uomo al vertice della Lupiae, hanno avuto la meglio. Anche Puglia Popolare festeggia per aver ottenuto lo stop a Dino Pagliaro, che ha voltato le spalle a Luigi Mazzei per aderire all’Udc, e una promessa “compensazione” per il futuro. Una vera e propria resa dei conti per gli uomini del movimento regionale di Massimo Cassano, che nella scorsa consiliatura militavano con la maggioranza Salvemini e avevano ottenuto la presidenza della partecipata.

All’amministratore uscente non è servito far scendere in campo i vertici Udc (anche loro attendono la compensazione) e nemmeno esibire un bilancio sano.

Il sindaco Adriana Poli Bortone aveva già lasciato presagire questo finale: era arrivata con un’ora di ritardo alla conferenza sul bilancio della Lupiae e aveva apertamente criticato la «l’eccessivo ricorso agli interinali» e la gestione del verde (una vera nota dolente per la città), nonostante il riconoscimento dell’amministrazione virtuosa dei conti da parte dell’amministratore.

«Le figure sono state individuate dopo che è stata fatta un’istruttoria su tutte le domande che sono state presentate: c’è stata un valutazione collegiale prima di procedere a quelle nomine - ha spiegato Poli Bortone nella tarda mattinata di ieri nell’Open Space di Palazzo Carafa, alla presenza dell’amministratore uscente, Dino Pagliaro, e del capo ufficio di gabinetto, Angelo Tondo - Non che non ci fossero altre figure dello stesso valore e impegno, ma abbiamo deciso insieme: questi nomi erano i più adeguati. Il dottore Pagliaro si è preso delle grosse responsabilità come amministratore unico, per sua stessa ammissione, e, quindi, un consiglio di amministrazione riteniamo che possa essere più efficace per gestire una società così importante».

I compensi sono rimasti invariati. L’importo annuo lordo di 45mila euro riconosciuto all'amministratore unico è stato suddiviso in 29mila al presidente del CdA e 8mila a ciascuno dei due consiglieri.

La prima cittadina detta la linea: priorità al verde pubblico e manutenzione dei marciapiedi.

«Lascio una società sana, con i mezzi nuovi, con oltre 1,1 milioni in banca: ho anche previsto 750mila euro di Tfr per i dipendenti, ho pagato gli stipendi arretrati e alla procedura concorsuale ho versato 2,7 milioni di euro, in anticipo di 3 anni, per i debiti da pagare», ha detto Dino Pagliaro, prima di congedarsi e godersi «i primi giorni di ferie dopo anni».

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