L’impresa incaricata dalla Soprintendenza di effettuare i rilievi in via Alvino ha ripreso a scavare. Si tratta di un lavoro lento e delicato, fatto manualmente, per non ledere le antiche strutture che svelano la lunga “storia stratificata” di Lecce. Sta venendo fuori lentamente un paramento murario, forse una torre che si appoggia sull’Anfiteatro romano sfruttando le sue fondamenta.
Come è risaputo, nel Medioevo la città si sviluppava intorno all’anfiteatro, con strutture che venivano costruite in sovrapposizione. È la stessa architettura che si può ammirare sotto la chiesa di Santa Maria delle Grazie. Oltre a una parte del monumento romano, sta emergendo una struttura “appoggiata” sull’arcata dell’anfiteatro. Ieri, due operatori hanno scavato per ore inginocchiati e attenti a non danneggiare la pietra che torna a vedere il sole dopo secoli, più in là un altro tecnico prendeva nota e numerava le aree scoperte. I resti di una città “post-romana” addossati all’anfiteatro riemergono, giorno dopo giorno, grazie ai 100mila euro reperiti dalla Soprintendenza per effettuare i rilievi. L’indagine, dunque, si sta concentrando sulle strutture murarie che poggiano sull’arcata dell’immobile romano.
Il basolato che era previsto può attendere: lo scavo gestito dalla Soprintendenza, per ora, non ha tempi ben definiti. Ecco perché si pensa di abbassare le recinzioni dei cantieri. C’è la necessità di non chiudere la vista ai turisti e ai curiosi. Quando i rilievi saranno terminati, forse sarà poi chiaro come intervenire per valorizzare l’anfiteatro, piazza Sant’Oronzo e gli antichi scavi del De Giorgi.
Per ora si sa solo che ci sono 18 milioni messi a disposizione dal governo Meloni. Si è sgonfiata anche la storia dei tre esperti che avrebbero dovuto dare impulso al progetto. L’architetto Andrea Mantovano puntualizza di non aver ricevuto alcuna nomina dal sindaco Poli Bortone in qualità di “esperto”, al pari del professor Francesco D’Andria e all’architetto Alfredo Foresta, «per il progetto di valorizzazione dell’anfiteatro». «Non ho mai ricevuto alcun incarico o nomina riguardo tale argomento - precisa Mantovano - né ho svolto alcuna attività nel merito, come già puntualizzato dal Comune di Lecce a mezzo di comunicato stampa pubblicato anche dalla Gazzetta del Mezzogiorno».