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Lecce, avanza Di Francesco: la fumata bianca è dietro l'angolo per il nuovo allenatore

 
Antonio Calò

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Antonio Calò

Lecce, nella volata avanza Di Francesco

Gli approfondimenti sono andati avanti per tutta la giornata di ieri: l’intento è quello di sviscerare a dovere ogni aspetto, onde evitare salti nel buio

Giovedì 12 Giugno 2025, 12:46

Tra oggi e domani potrebbe arrivare la fumata bianca tra il Lecce ed Eusebio Di Francesco. Dopo l’addio a Marco Giampaolo, a partire da martedì, il 55enne trainer di Pescara è sembrato il primo candidato a sedere sulla panchina della formazione salentina nella stagione 2025/2026, nella quale il club presieduto da Saverio Sticchi Damiani tenterà di scrivere un’ulteriore pagina di storia e di conquistare la quarta permanenza consecutiva in massima serie.

Gli approfondimenti tra il responsabile dell’area tecnica Pantaleo Corvino ed il direttore sportivo Stefano Trinchera, da una parte, e Di Francesco ed il suo entourage, dall’altra, sono andati avanti per tutta la giornata di ieri. L’intento è quello di sviscerare a dovere ogni aspetto, onde evitare salti nel buio.

Il management del Lecce è stato chiaro: la guida tecnica della squadra deve abbracciare ben precisi concetti calcistici, basati sull’intensità, sull’aggressività, sulla verticalità, sulla capacità di giungere al risultato con un atteggiamento «operaio» quando non è possibile arrivarci attraverso la qualità. Il tutto avendo quale modulo di riferimento il 4-3-3. Questo è il primo aspetto sul quale dev’esserci la più totale sintonia, per evitare di ritrovarsi nelle condizioni in cui la compagine giallorossa si è trovata all’inizio della stagione 2024/2025, con una palese «frattura» tra le idee dell’area tecnica e quelle di mister Luca Gotti.

Corvino ha sottolineato come, quando si cambia in corsa un allenatore, com’è accaduto dopo dodici turni nell’annata passata, passando dal trainer veneto a Giampaolo, non c’è il tempo necessario per affrontare tutti i temi, in quanto si è pressati dalla contingenza che incombe. In estate, invece, certi nodi vanno dipanati con attenzione per limitare il rischio di sbagliare.

I discorsi in atto sull’asse Lecce-Pescara non solo legati solo alla maniera in cui fare giocare la squadra. È noto che, dopo l’esperienza vissuta con Eugenio Corini (che firmò un triennale salvo essere esonerato al termine della prima stagione), la scelta di Corvino è sempre stata quella di fare sottoscrivere ai tecnici un contratto annuale. Ha fatto una eccezione con Gotti la scorsa estate, proponendogli un biennale, con esiti negativi. Il sodalizio di via colonnello Costadura, pertanto, vorrebbe che Di Francesco firmasse sino al 30 giugno 2026. Ma si sa che i trainer gradiscono un lasso di tempo maggiore e così anche la durata dell’intesa è una delle cose da sistemare.

Va poi trovata la quadra sullo staff del nuovo allenatore, che di norma è composto da uomini di fiducia dello stesso, ma anche da professionisti legati alla società.

Senza tralasciare tutti i minimi dettagli dei quali si compone un contratto, che pure vanno limati.

Se non si registreranno irrigidimenti in grado di compromettere l’operazione, comunque, tra oggi e domani Di Francesco dovrebbe essere il nuovo allenatore del Lecce.

Tornerebbe nel Salento a distanza di quattordici anni dalla sua precedente esperienza sulla panchina del team giallorosso. All’epoca, ci arrivò da esordiente in massima serie e la sua avventura durò appena tredici giornate. Se allenerà il Lecce 2025/2026, proverà a cancellare il ricordo del 2011 e tenterà al contempo di prendersi una rivincita dopo le retrocessioni subite nel 2023/2024, alla guida del Frosinone, e nel 2024/2025, sulla tolda di comando del Venezia.

Nel calcio, però, nulla può essere dato per scontato finché le parti non mettono nero su bianco. Si sa, infatti, che ciò che sembra molto vicino oggi può allontanarsi anche di parecchio domani, a causa del sorgere di frizioni su questo o quell’argomento. Pertanto, da dirigenti navigati quali sono, Corvino e Trinchera continuano a monitorare anche altri allenatori, sui quali puntare nel caso in cui la «pista» che porta a Di Francesco si dovesse improvvisamente raffreddare o, peggio, diventare impercorribile.

In questo senso, sono ancora sul tappeto i nomi circolati nell’immediatezza della ufficializzazione del «divorzio» da Giampaolo: Alberto Gilardino (che è in lizza proprio con l’ex allenatore del Lecce per la panchina del Pisa e che è stato un calciatore di Corvino alla Fiorentina), Fabio Pecchia (esonerato nel corso del campionato dal Parma ed ora indicato quale possibile sostituto di Di Francesco a Venezia, in alternativa a Giovanni Stroppa), Paolo Vanoli (“scaricato” dal Torino, che gli ha preferito Marco Baroni, nonché fratello di Rodolfo, che è stato tra gli eroi della prima promozione in A centrata dalla società salentina).

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