Le due petizioni contro l’estensione delle strisce blu nelle periferie hanno raccolto, per ora, circa 4mila firme, ma il Pums è già cambiato. La delibera del Piano urbano per la mobilità sostenibile deve fare un ulteriore passaggio in giunta. In altre parole, l’esecutivo Poli Bortone, dopo aver preso atto del documento dei tecnici, è pronta a modificarlo prima di adottarlo. Subito dopo i cittadini potranno inviare le osservazioni e le varie richieste di modifica.
Le indiscrezioni di queste ultime ore parlano di un Pums diverso da quello fornito dai tecnici nelle parti che riguardano i parcheggi a pagamento. Innanzitutto, saranno depennate tutte le strisce blu pensate nelle zone più periferiche. Resteranno quelle previste in zona Salesiani. L’aumento dei costi sarà contenuto e l’amministrazione sta lavorando anche per non far pagare la seconda auto ai residenti. Non è più previsto l’aumento fino a 1,80 euro a ora per i grattini in zona Mazzini.
In via Taranto, zona Salesiani e piazza Partigiani, secondo la maggioranza, sono gli stessi residenti a chiedere la tariffazione per evitare macchine ferme per tutta la giornata (chi lavora in centro lascia la macchina lontano per evitare di pagare un’ulteriore tassa tutti i giorni).
Intanto il comitato “Stop alle strisce blu!” ha raccolto mille firme per chiedere al sindaco Adriana Poli Bortone e all’assessore alla mobilità Giancarlo Capoccia di modificare il Pums nella parte in cui prevede l’allargamento delle zone con i parcheggi a pagamento. Anche se il piano definitivo non è stato ancora ufficializzato e al momento il Comune ha solo eseguito una presa d’atto della bozza presentata dai propri tecnici, voci ricorrenti parlano di circa nuovi 4.000 stalli a pagamento che saranno individuati anche al di là della circonvallazione interna e dei viali cittadini, in particolare nel quartiere Rudiae, compresa parte del rione San Pio e via Taranto, nell’area della stazione ferroviaria, nel quartiere Leuca e nella zona di piazza Partigiani. Inoltre, le aree attualmente con il posteggio che costa a 60 centesimi all’ora saliranno fino a 80 centesimi.
«In un momento di crisi economica che si ripercuote pesantemente su famiglie e aziende - sostiene il portavoce del comitato Giovanni Manzo - ampliare le zone sottoposte a pagamento e aumentare i costi dei ticket rappresenta un ulteriore esborso che risulta indigeribile alla maggior parte dei cittadini e lo dimostra il grande interesse che la petizione sta suscitando fra i residenti e gli esercenti delle zone coinvolte». Diversi commercianti, da via Leuca al quartiere stadio, hanno raccolto firme nelle loro attività. Ogni mercoledì e sabato, dalle 18 alle 19.30 ci sarà un banchetto per la raccolta delle firme nel giardinetto del bar Astoria a porta San Biagio. «Ovviamente - continua Manzo - speriamo nel buon senso dell’amministrazione affinché riveda il Pums eliminando l’odioso incremento dei parcheggi a pagamento».
Anche Alberto Siculella, presidente di Mind, ha raccolto circa 3.000 firme (tra banchetti e web) contro l’estensione delle strisce blu ed è stato ricevuto a Palazzo Carafa per esporre le proposte alternative: il 31 maggio ci sarà un’assemblea pubblica per fare il punto. L’assessore al Traffico, Giancarlo Capoccia, apre al confronto: «Tutti i cittadini esprimeranno le loro osservazioni scrivendo a una mail dedicata, com’è avvenuto per il Put. Stiamo prendendo in considerazione tutti i suggerimenti: correggeremo quello che non va».