il problema
Lecce, case popolari occupate senza titolo sarà pugno di ferro contro gli abusivi
«Patto» fra Comuni e Prefettura. L’assessore di Copertino: «Subiamo gravi minacce»
Ci sono 366 alloggi occupati abusivamente in tutta la provincia, ma la guardia deve restare alta perché esistono squadre organizzate di criminali che fanno il bello e cattivo tempo. Altro abuso è quello degli alloggi occupati da chi non ha più diritto a mantenere il possesso: 399 casi registrati di persone che hanno già altri immobili, oppure che hanno un reddito sufficiente o che in alcuni casi utilizzano la casa popolare per le vacanze. La lotta agli abusivi degli alloggi popolari, però, si fa distinguendo tra disperati, “furbetti” e veri e propri criminali.
Ieri mattina è stato sottoscritto un protocollo in Prefettura che è in realtà un decalogo, un piano operativo per i giusti processi da attivare in caso di occupazioni abusive.
Un mese fa si era tenuto il primo incontro per trovare soluzioni efficaci contro le occupazioni abusive. Assieme al prefetto Natalino Manno, oltre al presidente della Provincia e sindaco di Gallipoli, Stefano Minerva, erano presenti i rappresentanti dei comuni più popolosi del Salento: il sindaco di Lecce, Adriana Poli Bortone, e gli assessori di Nardò, Galatina, Copertino e Casarano.
Ci sono casi di violenze e minacce, come testimonia un’amministratrice di Copertino: «Abbiamo affrontato situazioni al limite: ci sono bande organizzate che sanno già quale immobile è pronto per essere occupato - dice l’assessore al Welfare del Comune di Copertino, Romina Romano - Seguono i lavori e sanno quando un appartamento è pronto. Con questo protocollo un minimo di scudo c’è grazie all’intervento delle forze dell’ordine. Ci vuole tempestività per impedire l’accesso. Ho subito minacce da chi deteneva l’immobile abusivamente, come casa per le vacanze, ma abitava in un’altra regione. Per colpa di questi soggetti aggressivi e violenti - continua l’assessore Romano - una madre con un figlio disabile attendeva da 5 anni il suo legittimo alloggio. Assistiamo a dei veri e propri teatrini. Persone violente, che a volte non esitano a metterci le mani addosso. C’è una sensazione di impunità», continua lo sfogo dell’amministratrice.
Ma c’è fiducia negli strumenti attivati grazie al «patto» promosso dalla Prefettura. «Con il protocollo interverranno in sinergia le forze dell’ordine, Arca Sud e i servizi sociali dei comuni» specifica Romano.
Il documento in questione non mette in campo una mera azione di forza, ma un’analisi della situazione. Prima intervengono carabinieri e polizia e in un secondo momento la polizia locale. Saranno colpite le occupazioni abusive di personaggi appartenenti alla criminalità con una serie di interventi tempestivi. Non si butterà per strada qualcuno a prescindere, ma saranno subito messi in campo percorsi di tutela. Di fronte a famiglie che non appartengono alla criminalità e specie con minorenni a carico bisogna cercare di tutelare le persone, senza però danneggiare i legittimi assegnatari. Adesso c’è un protocollo da seguire, senza scuse e varrà anche per i piccoli Comuni.
Il prefetto Manno ha intenzione di rimettere ordine in un settore “esplosivo”, dove qualcuno crede di poter “ereditare”, senza averne diritto, alloggi che appartengono al pubblico.
«Finalmente un passo in avanti per aiutare i Comuni salentini - commenta il presidente della Provincia di Lecce, Stefano Minerva - Ci sarà una cabina di regia. Gli amministratori non saranno più lasciati soli ad affrontare situazioni pericolose. Questo protocollo è un punto di svolta importante nella lotta all’abusivismo».