il fatto

Gallipoli, dalle acque di Canneto emerge anche uno scooter

redazione lecce

Terminate le opere di pulizia dei fondali: hanno contribuito ben 48 subacquei, di cui 20 appartenenti al nucleo provinciale sommozzatori della Protezione civile di Lecce

GALLIPOLI - Un’operazione di pulizia dei fondali del porticciolo del Canneto, promossa dall’associazione Paolo Pinto, ha consentito di rimuovere tutto ciò che in mare non dovrebbe finire – tra cui, uno scooter e una cassaforte, oltre ai “tradizionali” copertoni, cime, cavi d’acciaio, batterie ed altro – ma ha anche proposto una novità. Consiste nel fatto che con l’Associazione hanno collaborato altri sodalizi del territorio, tanto che si sono immersi ben 48 subacquei, di cui 20 appartenenti al nucleo provinciale sommozzatori della Protezione civile di Lecce. All’operazione, denominata “Scudo di Poseidone”, hanno infatti partecipato: il diving Costa del Sud, l’associazione Blu view, il CSS Salento, il gruppo sportivo subacqueo Corsano, l’associazione Dromia Sub, il Circolo Fias Artiglio Lecce e il Lions Club Gallipoli. Presenti nello specchio d’acqua, anche due imbarcazioni di protezione civile e i kayak della Lega Navale Italiana cittadina, di Sea kayak Gallipoli e di CKCS Santa Caterina di Nardò. Il coordinatore della “Paolo Pinto”, Giuseppe Sergi, ringraziati partecipanti, Capitaneria di Porto e Comune di Gallipoli, conclude: “Si è costituito un gruppo accomunato dall’amore per il mare che si consoliderà nelle prossime settimane con altre operazioni a tutela dell’ambiente”. (g.a.)

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