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Lecce, obiettivo snellire il traffico. Ci saranno meno semafori, «ma la sicurezza è prioritaria»
I cittadini hanno tempo fino al 29 gennaio, tramite pec, per depositare le osservazioni al Piano urbano del traffico, adottato dalla giunta Poli il 19 dicembre 2024
I cittadini hanno tempo fino al 29 gennaio, tramite pec, per depositare le osservazioni al Piano urbano del traffico, adottato dalla giunta Poli il 19 dicembre 2024, poi ci sarà il passaggio in Consiglio comunale.
Dopo circa un mese, si è tenuta ieri mattina la presentazione del Put da parte della maggioranza. «Viene privilegiata la sicurezza - spiega l’assessore Giancarlo Capoccia - Eliminiamo alcuni semafori che rallentano la circolazione e aumentano i parcheggi. Poi puntiamo su un anello centrale fra tangenziale e circonvallazione che fungerà da cuscinetto per il traffico». Nelle slide presentate alla stampa si parla di «circa 6.000 parcheggi fuori strada nel medio/lungo periodo»: area ospedale ”Vito Fazzi” (500); Piazza Tito Schipa (460); ingresso Maglie (700); area Foro Boario (1.000); Belloluogo (100); ribaltamento stazione (400); viale Taranto (350); via Monteroni (2 siti per un totale di 760 posti auto). A questi si aggiungono altri 2.010 stalli conteggiando “Parkejoo” di viale De Pietro, via Oberdan, via Adua, Settelacquare e Largo cimitero.
Alla presentazione, nell’Open Space di Palazzo Carafa, era presente il comandante Donato Zacheo, mancava il sindaco Poli Bortone, impegnata ad accogliere il ministro Valditara.
Gli interventi sono tanti per la sicurezza dei pedoni e per la riqualificazione degli assi stradali: diversi quelli strutturali per ridurre la velocità. Lecce nella regione Puglia è la seconda destinazione prevalente dopo Bari con oltre 108.000 ingressi nelle 24 ore del giorno feriale medio. I lavoratori sono prevalenti (59,6%), poi gli utenti della scuola (20,5%). L’82,7% si muove con l’auto privata, (la quota più alta di Puglia), il bus di linea è sottoutilizzato (9,8%) quasi come i treni (5,1%). Dunque, il trasporto pubblico locale funziona poco e male, soprattutto nei collegamenti con la provincia. Circa il 75% del traffico rilevato sul cordone esterno incide sulle arterie centrali della città. Viale dell’Università, viale Leopardi, viale Otranto, viale De Pietro, viale Marconi, viale Lo Re, viale XXV Luglio, viale Gallipoli e viale Cavallotti sono presi d’assalto da un fiume di auto ogni giorno. L’eccesso di impianti semaforici, senza onda verde, non fa che peggiorare il traffico, ecco perché alcuni semafori saranno rimossi.
Tra i punti sulla sicurezza stradale è inclusa l’eliminazione del passaggio a livello di via dell’Abate. Le aree pedonali avranno un nuovo assetto e aumenteranno anche in centro i passaggi pedonali rialzati in gomma. Proteste del centrosinistra in Commissione traffico, ieri, disertata dagli amministratori: Rotundo critica la mancanza di comunicazione del Put ai cittadini. «Il Piano traffico presentato non aggiunge nulla di nuovo rispetto a quello anticipato nella nostra conferenza», sostiene l’ex assessore alla Mobilità, Marco De Matteis, che ha chiesto al presidente Luigi Quarta Colosso di convocare in Commissione gli amministratori per relazionare. Partita tutta da giocare anche per il cordolo di viale Marche, ancora presente nel piano, ma che dovrà essere modificato con un emendamento in Consiglio, una volta trovate le risorse per intervenire. Restano tutti gli interventi sulla mobilità ciclistica: itinerario Borgo Pace- Porta Napoli e connessioni ciclabili dal centro alle periferie, con cicloposteggi.