Sabato 06 Settembre 2025 | 17:43

Il Lecce cerca leader: Rebic alza il «dito»

 
Antonio Calò

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Antonio Calò

Il Lecce cerca leader: Rebic alza il «dito»

«Voglio dimostrare di poter essere ancora importante», le sue parole nell’immediato dopo partita

Venerdì 06 Dicembre 2024, 13:29

LECCE Nella vittoriosa trasferta di Venezia e nella gara pareggiata in casa con la Juventus, il Lecce ha potuto contare sul «fattore-Rebic». Ebbene, in vista del confronto esterno con la Roma in cartellone domani (ore 20,45), i sostenitori salentini sperano che il 31enne di Spalato incida nuovamente in maniera decisiva, che giochi dal primo minuto o che entri a match in corso.

Al momento, infatti, il croato è da considerare alternativo a Nikola Krstovic per il ruolo di punta centrale, in quanto l’organico del Lecce è stato costruito, in estate, per giocare con il 4-2-3-1 o con il 4-3-3. Pertanto è assai probabile che contro la Roma parta di nuovo dalla panchina per poi subentrare. L’impressione di molti addetti ai lavori è che Ante Rebic, dopo avere giocato poco nel 2023/2024 nelle file del Besiktas a causa di problemi fisici, abbia avuto bisogno di un po’ di tempo per raggiungere la condizione migliore e che ora sia pronto a garantire un contributo di rilievo alla causa del Lecce.

Insomma, potrebbe diventare un valore aggiunto importante perché sa giostrare sia da punta centrale che da esterno, si muove bene tra le linee ed attacca la profondità con grande abilità. Inoltre, sa dialogare con un compagno di reparto quando ha un altro attaccante al suo fianco. I tifosi del Lecce si augurano che l’ex rossonero, con la sua esperienza e la sua qualità nettamente superiore alla media della rosa, possa fungere, d’ora in avanti, da trascinatore di tutto il collettivo giallorosso, sul terreno di gioco con le prestazioni ed in allenamento con l’esempio. Insomma, che indossi i panni del leader tecnico che nelle due precedenti stagioni sono stati vestiti prima da Samuel Umtiti e poi da Marin Pongracic.

Rebic è stato ingaggiato dal club presieduto da Saverio Sticchi Damiani nell’ultima settimana di mercato, quindi a torneo iniziato, con uno di quei colpi di teatro ai quali il responsabile dell’area tecnica Pantaleo Corvino ha abituato gli appassionati salentini, a conclusione di una trattativa che andava avanti da tempo. L’attaccante ha accettato la sfida di rilanciarsi (dopo l’annata negativa vissuta al Besiktas per i problemi fisici che lo hanno frenato) in un complesso destinato a lottare con l’obiettivo di centrare una storica salvezza.

Luca Gotti, che lo ha diretto nelle prime dodici giornate, ha sottolineato che il croato ha sempre lavorato di buzzo buono e con l’atteggiamento giusto. Il trainer veneto lo ha impiegato nelle battute finali della sfida interna con il Cagliari, appena arrivato, e poi, da titolare, contro Torino, Parma, Milan, Udinese e Fiorentina, in tandem con Krstovic. In seguito è uscito un po’ dai radar ed è stato utilizzato per scampoli di match contro Verona, Bologna ed Empoli.

Con Marco Giampaolo, sino ad oggi, è entrato sempre dalla panchina. A Venezia è stato gettato nella mischia all’11’ della ripresa, al posto di Krstovic, insieme a Gaby Jean (che ha sostituito Santiago Pierotti), con il passaggio alla retroguardia a tre (a cinque in fase di non possesso). Pochi minuti dopo il Lecce ha sbloccato il risultato con una azione di rimessa finalizzata da Patrick Dorgu su assist di Antonino Gallo. Rebic è sceso in campo con l’atteggiamento giusto, si è mosso bene ed ha creato un paio di situazioni potenzialmente pericolose.

Nel match contro la Juventus è subentrato al 29’ del secondo tempo, dando il cambio a Tete Morente, 6’ dopo il vantaggio bianconero. Con il risultato da recuperare, ha giocato in tandem con Krstovic, per garantire al Lecce un maggiore peso offensivo. Proprio il vice campione del mondo 2018 ha firmato la rete che ha permesso ai giallorossi di pareggiare e di mettere in cassaforte un punto prezioso, con una conclusione ravvicinata su uno splendido traversone basso del compagno di reparto montenegrino, al 93’.

Mentre il «Via del Mare» è esploso di gioia come una santabarbara, lui ha esultato semplicemente sollevando le braccia al cielo, subito sommerso dall’abbraccio degli altri calciatori del Lecce.

A fine incontro, dinanzi alle telecamere di Dazn, mentre sugli spalti proseguiva la festa dei supporter giallorossi con cori e sventolio di bandiere e sciarpe, Rebic è stato misurato: «Per me questo gol non significa nulla di particolare, ma per la squadra significa tanto perché abbiamo disputato una buona gara, dopo averla preparata bene per tutta la settima ed abbiamo conquistato un punto pesante».

A chi gli ha fatto notare che ha realizzato il quinto gol in carriera alla Juventus ha replicato: «Mi piace affrontare le grandi squadre così ho la possibilità di dimostrare, anche a me stesso, che posso dare ancora qualcosa».

Giampaolo ha sottolineato di essere «molto soddisfatto di Rebic» e che «è un titolare, indipendentemente che giochi dall’inizio o a partita in corso, aggiungendo che «sa riempire l’area di rigore e si muove con esperienza, evidenziando autostima e sicurezza». Insomma, «è un’arma importante per il Lecce».

Federico Baschirotto e compagni si sono allenati nella mattinata di ieri all’Acaya Golf Resort. Assenti Lameck Banda e Kevin Bonifazi, Antonino Gallo e Filip Marchwiński si sono sottoposti alle terapie previste per i rispettivi infortuni. Balthazar Pierret ha svolto un lavoro personalizzato. Oggi è prevista la seduta di rifinitura, prima della partenza per Roma.

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