In città
Stadio Via del Mare di Lecce, è lotta contro il tempo: va chiuso per finire la copertura entro i termini
Per accelerare i lavori, la squadra dovrebbe giocare altrove, altrimenti progetto e finanziamento diventerebbero a rischio. Il Comune e il commissario Ferrarese a caccia di soluzioni
LECCE - Il progetto di copertura del Via del Mare ha un unico grande nemico: il tempo. Bisogna finire i lavori per i Giochi del Mediterraneo, che si disputeranno dal 21 agosto al 3 settembre 2026.
«La palla è in mano al commissario Ferrarese - chiarisce l’assessore all’Urbanistica, Gianpaolo Scorrano - Il Comune non ha il potere di decidere sui lavori di copertura, ma è chiaro che se non si chiuderà lo stadio per intervenire contemporaneamente su tutti i lati, c’è il rischio di non finire i lavori per l’inizio della manifestazione sportiva internazionale grazie alla quale abbiamo ottenuto quelle risorse. Lo dico da tecnico, nella vita faccio l’architetto e conosco i tempi di realizzazione di un intervento del genere: ci vuole un minimo di un anno lavorando su tutte le zone di intervento da subito».
Il «commissariamento», in realtà, è molto gradito dal Comune di Lecce: la patata bollente, infatti, è passata a Massimo Ferrarese, commissario attuatore del progetto di riqualificazione dell’infrastruttura sportiva (l’ordinanza di sostituzione è datata 17 ottobre 2024). In questo modo si abbatte un po’ di burocrazia con i poteri commissariali, che fino ad oggi erano serviti solo per la verifica tecnica sul progetto del primo lotto.
In gioco ci sono circa 36 milioni. Al fine di assicurare la tempestiva realizzazione degli interventi la sostituzione del Comune di Lecce è stata estesa a tutta l’opera. I lotti in questione sono due per lo stadio «Ettore Giardiniero» (anche se nessuno lo chiama così), aperto nel 1966, che oggi presenta solo la tribuna centrale coperta: il primo, a buon punto, da circa 11 milioni di euro per ristrutturare lo stadio, con interventi su spalti e parti interne. Il secondo progetto, più impegnativo, da circa 25 milioni di euro, ma in realtà da 18 milioni netti (il resto sono spese di Iva e altro) è quello per la copertura.
Il problema è che il lavoro non può essere finito per l’inizio dei giochi del Mediterraneo, cioè entro l’estate del 2026, se non si interviene su tutte le zone contemporaneamente, come spiegano i tecnici. Le coperture della curva nord, della sud, della tribuna est, con la ristrutturazione della tribuna centrale, dovrebbero essere realizzate insieme per finire entro un anno e mezzo. Si rischierebbe troppo facendo una zona alla volta: implicherebbe sforare i tempi e superare i due anni. Si potrebbero perdere le risorse. Del resto c’è l’esempio di Udine: 4 anni per coprire lo stadio senza fermare le partite. Ma c’è anche il caso di Bergamo, dove è stato ristrutturato lo stadio a spicchi con i soldi della società dell’Atalanta, ma ci sono voluti 5 anni e mezzo per completare i lavori.
Ecco perché il progetto è a rischio. Il Lecce calcio evitando di giocare in un altro stadio perderebbe comunque l’occasione di coprire lo stadio a costo zero, se i lavori non dovessero terminare entro i tempi previsti.
Nessuno può permettersi di mandare in fumo le risorse da 25 milioni per i giochi del Mediterraneo. Intanto i dipendenti del settore Lavori pubblici del Comune stanno lottando contro il tempo per consegnare quelle parti del progetto del primo lotto da depositare per superare la verifica commissariale. Inanerk, la società incaricata da Invitalia, ha segnalato la mancanza di alcuni documenti. Il Comune deve «adeguare con sollecitudine» il «Piano di fattibilità tecnico-economica» del primo lotto. La struttura commissariale dovrà rifare il Documento di indirizzo alla progettazione per la copertura dello stadio: quello fornito dal Comune di Lecce è stato bocciato dai tecnici. Il commissario Ferrarese si avvarrà della procedura negoziata: il suo obiettivo è di avviare gli scavi per le fondazioni e i pilastri entro giugno 2025. Ora si cerca la soluzione con la società del Lecce calcio. Si può davvero far giocare altrove una squadra di serie A come il Lecce? Come si farà con gli abbonati? Ferrarese può decidere autonomamente: la responsabilità è sua.