Sabato 06 Settembre 2025 | 18:41

Leuca, attacco dei lupi in una villa: sbranato il cane dei proprietari

 
Mauro Ciardo

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Mauro Ciardo

Leuca, attacco dei lupi in una villa: sbranato il cane dei proprietari

Ucciso il meticcio di un chirurgo di Bari. E ritorna l’allarme

Venerdì 09 Agosto 2024, 07:00

SANTA MARIA DI LEUCA - Torna l’incubo dei lupi nel Capo di Leuca. Un cane è stato sbranato domenica scorsa, nel giardino di una villetta in località “Teleposto”, agro di Castrignano del Capo a meno di due chilometri da Leuca.

Stando alla ricostruzione del proprietario e padrone del cane, un noto chirurgo di Bari, una coppia di lupi sarebbe riuscita a saltare all’interno dal cancello d’ingresso, nonostante la recinzione della villa sia abbastanza alta, per poi aggredire e uccidere un meticcio di 13 anni che si trovava libero in giardino.

Un assalto che si sarebbe verificato nella tarda serata, tra le 22 e le 23, per cui al ritorno l’uomo e la moglie hanno dovuto assistere a una scena raccapricciante. Il loro animale di compagnia era stato letteralmente sbranato e sul terreno rimanevano evidenti i segni delle impronte di almeno due lupi.

Non è il primo episodio del genere in zona. A pochissimi chilometri di distanza, questa volta nel territorio della confinante Gagliano del Capo, a dicembre dello scorso anno in un piccolo maneggio era stato sbranato un cane, mentre ad aprile erano state uccise due caprette in un piccolo allevamento domestico. In entrambi i casi l’azione sarebbe stata compiuta da una coppia di lupi, che per il primo episodio venne pure ripresa dalle telecamere di videosorveglianza.

La carcassa del cane sbranato domenica, lunedì è stata trasferita per gli esami nel dipartimento di medicina veterinaria dell’Università di Bari.

Ora però c’è allarme e tanta preoccupazione, con i cittadini che chiedono alle istituzioni competenti, in particolar modo Comuni e Asl, di prendere gli opportuni provvedimenti. «Innanzitutto occorre avvisare la popolazione sui rischi derivanti dalla presenza di lupi - è la richiesta - in secondo luogo vanno approntare le trappole per catturarli e riportarli nei loro habitat di provenienza. Abbiamo paura - dicono i residenti nelle zone di campagna - non solo per i nostri animali, ma soprattutto per eventuali bambini che potrebbero trovarsi da soli ad affrontare queste situazioni».

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