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Ordina una bara per il sindaco di Nardò: ricoverata stalker di Pippi Mellone

 
Redazione online

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Ordina una bara per il sindaco di Nardò: ricoverata stalker di Pippi Mellone

La donna avrebbe contattato un’agenzia funebre, ordinando due bare: una per Mellone e una per sé stessa, minacciando di morte il sindaco e reiterando propositi suicidi

Giovedì 08 Agosto 2024, 19:03

NARDO' - Ordina una bara e organizza il funerale del sindaco Pippi Mellone: è solo l'ultimo ed estremo episodio di stalking ai danni del primo cittadino di Nardò da parte di una donna che, a seguito di una serie di atti persecutori, è stata ricoverata in una Rems (Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza). A predisporre la misura di sicurezza è stato il gip Giulia Proto su proposta del pubblico ministero che gestisce il fascicolo, considerando la fragilità della donna ma anche la necessità di proteggere il sindaco e la comunità.

«Oggi molti di voi hanno letto di una situazione difficile che mi ha coinvolto in prima persona: minacce di morte, stalking e atti inconsulti, inclusi una pistola scacciacani e un martello batticarne - ha commentato il sindaco Pippi Mellone sui social - Voglio rassicurarvi: sto bene e sono sereno. Il mio pensiero va alla concittadina coinvolta (e alla sua famiglia). Spero possa trovare le cure e la serenità che merita. Grazie per il vostro supporto. Insieme possiamo superare qualsiasi difficoltà».

La storia surreale che ha come protagonista, suo malgrado, il primo cittadino della città neretina, è iniziata circa un mese fa. Una giovane donna di Nardò ha preso di mira il sindaco a causa delle sue funzioni di autorità sanitaria cittadina.

Il caso più eclatante riguarda l’organizzazione di un vero e proprio funerale per il sindaco. La donna avrebbe contattato un’agenzia funebre, ordinando due bare: una per Mellone e una per sé stessa, minacciando di morte il sindaco e reiterando propositi suicidi. Fortunatamente, il personale dell’agenzia ha compreso la gravità della situazione e ha avvisato immediatamente le autorità.

Nel corso del tempo, le minacce verso Mellone sono state numerose e si sono manifestate in diverse forme. In uno degli episodi più bizzarri, la donna ha simulato un altare funebre sotto la targa dello studio legale del sindaco, riempiendo il marciapiede di popcorn e lanciando uova - secondo quanto riferito da altre testate locali - e in un altro momento, si sarebbe firmata con un nome arabo.

La donna ha inviato minacce verbali, scritte via mail e SMS e ha utilizzato oggetti come un batticarne e una pistola scacciacani per intimorire il sindaco. Anche davanti alle forze dell’ordine intervenute in diverse occasioni, la donna ha continuato a mostrare comportamenti violenti e fuori controllo.

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