la denuncia

Lecce, la stazione ferroviaria fra lavori e degrado: e la Filt Cgil lancia l’allarme

Stefano Manca

«Il cantiere acuisce i problemi igienici e di sicurezza». «La situazione è fortemente compromessa, e persiste anche un vero e proprio rischio sanitario»

Degrado e sporcizia davanti alla stazione ferroviaria di Lecce. Non è una novità ma ora la denuncia parte da Fabrizio Giordano, segretario provinciale della Filt Cgil, che «sperimenta» ogni giorno la situazione sulla propria pelle.

«La situazione è fortemente compromessa - lamenta il sindacalista del settore Trasporti - e persiste anche un vero e proprio rischio sanitario». La sede del sindacato Filt Cgil si trova nel piazzale Oronzo Massari, proprio davanti all’ingresso della stazione. Un osservatorio dunque «privilegiato», se così si può definire, quello di Giordano. Che aggiunge: «I senzatetto bivaccano attorno a noi e non potendo fruire di servizi igienici inevitabilmente utilizzano “wc a cielo aperto”. Si dovrebbe intervenire quanto prima».

Va aggiunto che proprio il piazzale della stazione di Lecce è attualmente oggetto di lavori di riqualificazione con opere ormai in fase di completamento per offrire finalmente a leccesi, salentini e visitatori un’area più accessibile e accogliente.

Di recente il sindaco Carlo Salvemini ha visitato il cantiere tra nuove panchine e nuovi alberi. «I lavori procedono creando, ne siamo consapevoli, alcuni disagi a chi abita e frequenta la zona della stazione - ha ammesso senza nascondere i problemi temporanei causati dagli interventi in corso – e per questo chiediamo ancora un po’ di pazienza. Presto avremo una piazza Massari adeguata e funzionale ai nuovi bisogni di cittadini e turisti». Nell’attesa però, chi come Giordano vive l’area stazione per lavoro denuncia la situazione di degrado. «Paradossalmente proprio l’area cantiere, con i lavori in corso e il piazzale recintato - prosegue il sindacalista - crea un’ulteriore “separazione”, una sorta di barriera protettiva che isola ed emargina ancora di più i senzatetto della zona».

In tale quadro e contesto suonano come utopie anche semplici azioni quotidiane come, ad esempio, il corretto conferimento dei rifiuti.

«Siamo circondati da spazzatura di ogni tipo e natura», rileva Giordano. Altro tema, è quello della sicurezza, che in realtà riguarda un po’ tutta l’area. Il segretario della Filt Cgil non fa allarmismo ma precisa: «I senzatetto che notiamo da queste parti sembrano soggetti tranquilli ma trattandosi comunque di persone che bivaccano in strada, sicuramente alcuni di loro hanno bisogno di supporto psicologico. Non mancheranno in simili situazioni profili cosiddetti “fragili”. Un cittadino, un passante - conclude il sindacalista - non sa mai cosa potrebbe passare per la testa di queste persone trovandosele davanti».

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