LECCE - La Libera Università Internazionale per la Ricerca Scientifica di Roma ha conferito ad Antonio Rizzo, chirurgo ortopedico e direttore del nuovissimo Centro di Medicina Integrata San Giuseppe Moscati di Trepuzzi, il titolo di Laurea Magistrale Honoris Causa di Dottore in Scienze sociali e psicologia medica.
«In riconoscimento delle sue elevate doti morali, civili, professionali, sociali e per l’eccellenza dei suoi meriti estrinsecantesi specificatamente nel campo dell’alta formazione medica e direzionale, dell’etica comportamentale e della responsabilità, della sociologia e della psicologia medica, della rigorosa informazione sanitaria e della straordinaria competenza comunicativa, dei sistemi informatici internet e online, dell’organizzazione del lavoro in team e della ricerca operativa nei rapporti collaborativi, del notevole contributo alla divulgazione medico-scientifica, con un linguaggio semplice ed efficace, su problemi di grande importanza e di forte impatto sociale» solo alcune parole del professor Mario Paone, rettore della Luirs di Roma.
La fondazione di un centro medico integrato, divenuto un riferimento per la salute e il benessere nella provincia di Lecce, rappresenta il frutto dell’impegno costante e della illuminata missione del dottor Rizzo.
La sua realizzazione è stata possibile grazie alla preziosa presenza della moglie, la dottoressa Daniela Murrone, pedagogista, counselor e coach.
La sua «mission», estesa anche al Centro Moscati, è prendersi cura, prevenire, promuovere la salute secondo un modello di medicina personalizzata che guarda il paziente nella sua interezza, attraverso una simbiosi mutualistica tra i bisogni dell’individuo, la sinergia tra diverse discipline e la crescita costante della qualità dei servizi.
«La capacità di operare con successo, quale Specialista in Ortopedia, Traumatologia, Chirurgia Artroscopica e Protesica nel modernissimo Centro Medicina Integrata di Trepuzzi - è stato detto ancora - e la brillante intelligenza ed indiscussa esperienza, in campo nazionale ed estero, non sono disgiunte da profonde doti umane».