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Carmiano, ora spuntano intrecci tra candidati e clan

 
Fabiana Pacella

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Fabiana Pacella

Carmiano, ora spuntano intrecci tra candidati e clan

Indagini su 3 esponenti della maggioranza. La denuncia di Mazzotta

Sabato 11 Novembre 2023, 12:27

CARMIANO - Scambio elettorale politico mafioso, tornano le ombre che forse non sono mai andate via sul comune di Carmiano e tornano all’indomani della maxioperazione antimafia condotta dai carabinieri del comando provinciale di Lecce e della compagnia di Campi salentina sotto il coordinamento della direzione distrettuale antimafia.

Se 37 persone sono state destinatarie di ordinanza di custodia cautelare, con pesanti accuse che pendono a vario titolo sui loro capi - associazione a delinquere di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi da fuoco e da guerra nonché ordigni ad alto potenziale esplosivo, estorsione, numerosi danneggiamenti a seguito di incendio, tutti aggravati dal metodo mafioso, ndr - l’attività di indagine in realtà apre ad un ventaglio di situazioni al vaglio delle autorità competenti, che si incuneano una nell’altra in una sorta di effetto domino a cascata.

Sono più di 100 in tutto, le persone sulle cui abitudini, vizi e virtù gli investigatori hanno acceso un faro. Elezioni, si diceva qualche capoverso più in su. Le cronache ricordano lo scioglimento per presunte infiltrazioni mafiose del consiglio comunale precedente a quello in carica guidato dall’allora sindaco Giancarlo Mazzotta. I fari della Procura però sono accesi anche su quanto accaduto dopo quella vicenda e fino ai giorni nostri.

In via incidentale, l’attività di indagine che ha smantellato il sodalizio criminale capeggiato - secondo le ipotesi investigative - da Fernando Nocera, è approdata alle elezioni per il rinnovo dell’amministrazione comunale di Carmiano nel 2021 che ha decretato la vittoria dell’attuale sindaco Gianni Errori e la sconfitta per 78 voti di Giancarlo Mazzotta e della sua squadra.
Al vaglio dialoghi riconducibili ad accordi e promesse elettorali tra Nocera e più persone, “con il preciso fine di ottenere da quest’ultimo il suo supporto nel corso delle consultazioni comunali per la nomina del sindaco del Comune di Carmiano.”
L’attività di indagine si concentra in particolare sulla verifica della posizione di almeno tre componenti dell’attuale maggioranza.
A corroborare questa pista investigativa le dichiarazioni in cui Nocera riferisce “che non avrebbe sostenuto l’elezione di Giancarlo Mazzotta, ma che avrebbe fornito un apporto di circa 500 voti alla lista di Erroi.”

A seconda del punto di osservazione della vicenda non stupisce una realtà nuda e cruda: votano tutti, sono elettori anche i volti noti alle forze dell’ordine e i loro sodali. L’indagine punta pertanto ad approfondire il ruolo effettivo dei destinatari finali di quei voti. È nota e documentata peraltro l’acredine di Nocera nei confronti dell’ex sindaco Mazzotta che, come emerso dai fascicoli processuali, aveva festeggiato in occasione dell’arresto del primo.
“…Stavo dicendo...con...per chi stai facendo campagna elettorale? No per il sindaco mi raccomando che è un pezzo di m! E’ un infame...come perchè? che festeggiavano quando mi arrestarono a me.....quelli di Napoli lui è quell’altro pezzo di m..portaborse suo“, si lascia andare senza fraintendimenti una sera facendo riferimento a Giancarlo Mazzotta.
Che in questa vicenda ricopre un ruolo importante nel momento in cui, a novembre del 2021 ad elezioni comunali concluse, viene ascoltato proprio dai carabinieri di Campi salentina e denuncia una serie di minacce, ritorsioni, e presunte opacità nella campagna elettorale appena conclusasi. Quanto denunciato da Mazzotta ha trovato riscontro tanto in intercettazioni ambientali che nei numerosi post pubblicati dopo la vittoria dell’attuale maggioranza dai quali emergeva “la soddisfazione e l’ilarità di molti soggetti vicini a Fernando Nocera ai quali lo stesso aveva garantito il suo appoggio elettorale”.

Fra sabato 13 e domenica 14 novembre 2021, sul muro nei pressi dell’abitazione di Mazzotta in via Mazzini, qualcuno aveva scritto a caratteri cubitali con vernice nera il numero 78 corrispondente alla differenza di voti elettorali che avevano decretato la vittoria dell’una lista rispetto all’altra. Terzo e ultimo dettaglio contenuto nella escussione dell’ex sindaco, l’acquisto di buoni spesa in un supermercato della zona da parte di una persona candidata, da donare poi a possibili elettori.
Su ognuno di questi aspetti si è soffermata l’attività degli investigatori che in alcuni casi ha fatto il paio con le captazioni e le intercettazioni. “fagli prendere qualche voto a questa persona qua.. è brava…” E ad elezioni concluse: “i vincitori adesso “DEVONO DARE”.

Tipicamente indicativo della permeabilità del tessuto sociale all’azione della mafia, l’atteggiamento dei collaboratori dei vertici del clan andati a domicilio a complimentarsi con i familiari di alcuni eletti. “Auguri per l’elezione, sono contento che è andato tutto bene …i ragazzi di qua più di qualcuno ha avuto problemi…tutti.... gli ho fatto votare e come..e come uomo ho detto....e (sbuffa)..mettete [nome persona candidata]...io l’ho conosciuto…insomma…è nata una buona amicizia...voglio dire....amicizia...una conoscenza…” Il do ut des per l’appoggio elettorale fornito da Nocera ed i suoi non tarda ad arrivare. Intercettati dialoghi telefonici nel corso dei quali emergono figure cardine nella concessione della contropartita all’aiuto elettorale.

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