La sentenza

Maxi-evasione fiscale: l'ex bomber del Lecce Mirko Vucinic condannato a 2 anni

Angelo Centonze

Il mancato pagamento delle imposte sui redditi per gli anni dal 2014 al 2017 si aggira intorno ai sei milioni di euro 

LECCE - Arriva la condanna a 2 anni di reclusione, con sospensione della pena, e la confisca dei beni per un importo equivalente al valore dell’evasione, per l’ex calciatore del Lecce, Mirko Vucinic, al termine del processo di primo grado. Non solo, poiché è stato disposto anche il risarcimento del danno non patrimoniale in favore dell'Agenzia delle Entrate che si era costituita parte civile. La sentenza è stata emessa, nella serata di ieri, dal giudice monocratico della seconda sezione penale, Valeria Fedele.

In una scorsa udienza, il sostituto procuratore Massimiliano Carducci, al termine della requisitoria, aveva chiesto la condanna a 4 anni di reclusione. Invece, l’avvocato Antonio Savoia, legale di Vucinic, a conclusione della propria arringa difensiva, aveva chiesto l’assoluzione per l’insussistenza del reato.

Va detto che, secondo la difesa, la residenza fiscale di Vucinic era ad Abu Dhabi e non a Lecce e che la sua presenza in Italia, negli anni finiti sotto la lente della Procura, era occasionale, anche perché il contratto siglato con l’Al Jazira Club regolava la contribuzione da versare al Fisco.

Il legale, ad ogni modo, potrà presentare ricorso in appello una volta depositate le motivazioni della sentenza. Mirko Vucinic, 39enne montenegrino, rispondeva dell’accusa di “dichiarazione infedele”. Dopo il sequestro del novembre del 2020, il pm chiuse l’inchiesta sull’ex calciatore del Lecce che da alcuni anni si è ritirato dal calcio professionistico.

In particolare, veniva contestato a Vucinic, il mancato pagamento delle imposte sui redditi alti (relative alle prestazioni sportive rese dal calciatore) per gli anni dal 2014 al 2017, per un valore complessivo di quasi 6 milioni di euro. Il sequestro preventivo per equivalente di conti correnti e beni mobili ed immobili (ville, appartamenti, moto) risultava però di un valore corrispondente a circa 3 milioni di euro e dunque inferiore all’importo dell’evasione. Esso è stato eseguito, dagli uomini della Guardia di Finanza di Lecce, dopo che il gip Sergio Tosi ha emesso l’apposito decreto.

Le indagini, avviate a seguito di un fascicolo aperto dall’Agenzia delle Entrate, avrebbero consentito d’individuare nell’Italia lo Stato col quale Vucinic ha avuto il più stretto collegamento, nel periodo in cui militava nell’ “Al-Jazira Club”.

L’ex calciatore di Lecce, Juve e Roma che si è sempre professato innocente, non era presente ieri al processo, ma ha seguito in aula alcune precedenti udienze.

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